Controllo di vicinato: lunedì 30 un incontro con Francesco Caccetta, l’ideatore del progetto in Italia

SIGNA – Un momento di riflessione, condivisione e proposta, rivolto a chi crede che la sicurezza non sia solo un compito delle forze dell’ordine, ma una responsabilità comune. Si terrà lunedì prossimo, 30 giugno, alle 21.15, presso la sede della Misericordia di San Mauro a Signa, l’incontro “Controllo di vicinato: dal progetto alla realtà. Esperienze, […]

SIGNA – Un momento di riflessione, condivisione e proposta, rivolto a chi crede che la sicurezza non sia solo un compito delle forze dell’ordine, ma una responsabilità comune. Si terrà lunedì prossimo, 30 giugno, alle 21.15, presso la sede della Misericordia di San Mauro a Signa, l’incontro “Controllo di vicinato: dal progetto alla realtà. Esperienze, strumenti e nuove sfide per una sicurezza partecipata” promosso dall’amministrazione comunale di Signa. Relatore principale sarà Francesco Caccetta, maggiore dei Carabinieri (r) ideatore del progetto originale del Controllo di vicinato in Italia; insieme a lui il sindaco Giampiero Fossi, l’assessore Eleonora Chiavetta e il comandante della Polizia locale, Fabio Caciolli.

“Insieme al sindaco Fossi e al comandante Caciolli – dice Chiavetta – abbiamo ritenuto profittevole sviluppare un incontro, aperto ai cittadini e ai coordinatori dei gruppi di Controllo di vicinato attivi a Signa, per confrontarci su ciò che è stato fatto, ciò che sta accadendo e ciò che si può ancora costruire insieme. Al momento i gruppi di Controllo di vicinato sono sette (Maromme, Lecore, Volta Redina, Casone, Nannucci, San Piero a Ponti e Santa Barbara) con 104 cittadini registrati. Un modello di sicurezza partecipata che si basa sulla collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine e che ha dimostrato di essere efficace nel ridurre i reati e nel rafforzare il senso di comunità. Ogni gruppo, tramite il proprio coordinatore, raccoglie le segnalazioni, con il compito di riferirle tempestivamente alla Polizia locale e alle altre forze dell’ordine che valuteranno i fatti e decideranno come intervenire”.

“Chi studia il fenomeno del Controllo di vicinato – ha aggiunto il comandante Caciolli – ci dice che rappresenta un modo per uscire dalla frustrazione impotente, frutto di una società sempre più frammentata, che ci rende incapace di contrastare in modo efficace la microcriminalità. Il Controllo di vicinato rappresenta, dunque, un modo nuovo per sperimentare la forza di una comunità coesa. Una pratica comunitaria supportata dalle autorità ma praticata “dal basso” che ha come principale scopo quello di far sentire i membri di una comunità davvero sicuri. Per questo a Signa,  ci abbiamo creduto fin dagli anni scorsi e ora, visto l’incremento registrato con la costituzione di ben sette diversi gruppi, riteniamo sia utile ed anzi necessario promuovere un nuovo incontro per fare il punto sulla situazione generale e discutere eventuali sviluppi futuri”.