Coordinamento dei comitati: “Sicurezza idraulica, vogliamo partecipare ai tavoli tecnici”

CAMPI BISENZIO – E’ un resoconto dettagliato quello che il coordinamento dei comitati degli alluvionati (Comitato Alluvionati Campigiani 2023, Comitato via Cetino e via Campanella e Comitato Arca di Noè) ha fatto dopo l’incontro dei giorni scorsi presso la sede della Protezione civile regionale. Incontro a cui erano presenti l’assessore regionale alla Protezione civile, Monia […]

CAMPI BISENZIO – E’ un resoconto dettagliato quello che il coordinamento dei comitati degli alluvionati (Comitato Alluvionati Campigiani 2023, Comitato via Cetino e via Campanella e Comitato Arca di Noè) ha fatto dopo l’incontro dei giorni scorsi presso la sede della Protezione civile regionale. Incontro a cui erano presenti l’assessore regionale alla Protezione civile, Monia Monni, e l’ingegner Giovanni Massini e il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri. L’occaasione, spiegano, per chiedere aggiornamenti “circa le tempistiche delle erogazioni degli aiuti finanziari. Allo stato attuale, la situazione è la seguente: gli uffici regionali hanno esaminato tutte le oltre 3.000 domande inoltrate con modello B1; per le domande senza criticità, sono già stati effettuati i bonifici che sono in arrivo in questi giorni. Parte dei moduli che hanno avuto necessità di istruttoria, sono stati esaminati e si stanno attuando gli strumenti legislativi per erogare i pagamenti entro aprile. Un migliaio di moduli sono stati inviati tramite delega e, completati i necessari riscontri riceveranno i pagamenti dal 22 aprile. Le domande per le quali sono state indicate polizze assicurative, eseguiti gli opportuni riscontri, riceveranno i pagamenti dai primi di maggio. Le domande che riguardano situazioni condominiali, verranno lavorate a breve e si prevede l’erogazione per metà maggio”. E ancora: “Verranno inviate specifiche e-mail di richiesta di ulteriori dati ai cittadini che non hanno indicato Iban. Ci è stato segnalato inoltre che alcuni moduli sono stati inviati con indicazioni di importo danni a zero, per queste domande, la Regione si sta attivando per le necessarie verifiche presso i richiedenti. Nel caso di cittadini che hanno presentato un modello per la prima casa ed uno per la seconda casa, riceveranno sostegno regionale su entrambi gli immobili. Tuttavia è stato precisato che gli aiuti governativi, che saranno liquidati in tempi successivi, saranno destinati solo alle prime case”.

“Inoltre abbiamo chiesto notizie sugli aiuti alle imprese che hanno inviato il modello C1: probabilmente da metà maggio partiranno anche questi. La normativa prevede che, per le imprese, le procedure saranno differenti e per determinati danni occorreranno le fatturazioni. Comunque è stata premura dell’assessore e dell’ingegnere assicurarci che tutti i soldi stanziati verranno erogati e che lo scopo è dare ristoro a tutti i danneggiati. Non abbiamo avuto risposte positive sulla possibilità di avere agevolazioni fiscali per chi dovrà eseguire lavori di ristrutturazione degli immobili, mentre abbiamo avuto un’ipotetica apertura sull’ipotesi di poter accedere a un credito ristorativo presentando un certificato di credito a una banca del territorio con l’aiuto delle istituzioni locali”.

Per quanto riguarda i lavori e la sicurezza idraulica del territorio, “l’ingegner Massini ha ribadito che l’evento del 2 novembre 2023 si presenta come evento atmosferico e idrogeologico totalmente diverso dal 1991. Secondo le stime tecniche, le previsioni dei cosiddetti “tempi di ritorno” (30 anni per venti quali quello del 1991 e 200 anni per eventi quali quello del 2023) non possono più essere presi come riferimento per l’adozione delle misure di sicurezza perché, per più circostanze, tali eventi si verificano sempre più frequentemente. Per tali premesse, così come abbiamo più volte richiesto noi comitati, gli uffici tecnici rivedranno i temi normativi di riferimento che sono necessari alle future progettazioni. Questo compito sarà affidato alla Commissione tecnica regionale, alla quale abbiamo chiesto di poter partecipare, anche solo come uditori. I lavori che sono in corso riguardano il ripristino della situazione ante evento. Saranno eseguiti controlli e lavori di consolidamento per tutti gli argini dei corsi d’acqua da Prato a San Mauro a Signa. Per gli interventi su Campi è già prevista la copertura finanziaria”.

“Abbiamo avuto risposte vaghe sui futuri fondi da stanziare che serviranno per la progettazione e la realizzazione di interventi futuri su tutto il reticolo idrogeologico, aree di laminazione, vasche di espansione e quant’altro di necessaria urgenza per mitigare i rischi ambientali e aumentare la resilienza dei sistemi naturali e artificali rispetto alle nuove condizioni climatiche. Gli interventi dietro il complesso monumentale di Villa Montalvo, lungo il torrente Marina, sostanzialmente sono quelli già illustrati dal sindaco Tagliaferri. Da evidenziare che l’ingegner Massini ha prececisato che l’argine della Marina si è rotto pur non avendo il torrente esondato. Per quanto riguarda invece Santa Maria, sponda destra del fiume Bisenzio, è stato puntualizzato che il cantiere è di nuovo aperto, che ci sono stati dei ritardi perché è stata rinvenuta durante le lavorazioni una massicciata di cemento armato che non consentiva la posa in opera di palancole, come previsto in un primo momento. Successivamente sono state studiate altre possibili soluzioni ma una di queste, per altre situazioni riscontrate, al fine di realizzare un muro in cemento armato, hanno dovuto essere modificate, prevedendo la realizzazione di palificazioni di 9 metri anziché di 6 metri”.

I comitati hanno chiesto anche di “ricevere maggiori e più certe informazioni sul punto di rottura di Santa Maria. È stato espressamente chiesto di poter partecipare ai tavoli tecnici degli enti preposti alla messa in sicurezza del territorio, sia per monitorare lo stato dell’arte degli interventi, sia per dare come comitati e quindi come persone che da sempre vivono il territorio, il proprio contributo. Per quanto riguarda infine le bollette di Publiacqua arrivate con esuberi di metricubi consumati, hanno già preso accordi per sgravare le bollette degli esuberi consumati per pulire le case. Altro aspetto riguarda la luce e il gas, la regione aspetta la delibera di Arera per attivarsi in modo che anche lì si possano eliminare i metri cubi e i volt consumati in più rispetto al periodo dell’anno precedente a causa dell’accensione dei riscaldamenti e dei deumidificatori sempre accesi per asciugare e protteggere le nostre case alluvionate”.