SESTO FIORENTINO – In questi tempi di emergenza sanitaria in cui si cambiano le abitudini, anche il nido per i bambini sbarca sul web. L’ultima frontiera, quella del web, dove ci si può incontrare. In questa “struttura virtuale” operatori per l’infanzia e bambini si ritrovano per continuare l’attività di lettura, gioco e apprendimento. E’ così che 60 educatori ed insegnanti hanno scelto di restare accanto ai loro bimbi in un progetto educativo via web che tocca ben 22 servizi per l’infanzia gestiti delle cooperative L’Abbaino, Giocolare, Pantagruel, Convoi e Spes, aderenti al Consorzio Co&So. Gli insegnanti hanno così creato appuntamenti quotidiani con i piccoli per non “perdere il filo”, dicono ridendo. Tantissimi video che rimbalzano tra le chat delle mamme e sui profili Facebook, con messaggi rassicuranti che si chiudono sempre con un bacio e un saluto: “A presto”, che suona come una speranza.
“E’ un modo per annullare la distanza e rendere una situazione eccezionale più gestibile per i bambini e aiutarli ad affrontare questo cambiamento così forte – spiega Claudia Calafati, responsabile area Educazione del Consorzio Co&So – I nostri educatori e insegnanti stanno provando a dare continuità alla relazione educativa con le famiglie e con i bambini attraverso l’aiuto delle tecnologie: una lettura animata può entrare nelle case e far sentire le famiglie meno sole, la proposta di un gioco da fare insieme sostiene il genitore nella gestione della giornata da passare a casa. L’attività di sostegno familiare continua a distanza, senza sosta”.
Il territorio coinvolto dal progetto tocca ben 13 comuni tra cui Sesto Fiorentino oltre a Firenze, Scandicci, Vaglia, Rufina, Pontassieve, Fiesole, Barberino del Mugello, Scarperia, Pontedera, Orbetello, Prato e Pistoia. “Siamo chiamati come sistema cooperativo a continuare a lavorare e sostenere le persone che ogni giorno contano sui nostri servizi – continua Calafati – Dobbiamo fare uno sforzo in più, immaginando e realizzando nuove forme di vicinanza e prossimità. Co&So e le sue risorse ci sono, restiamo a casa mantenendo i legami sociali”. E come dicono tutti gli educatori sorridendo: “Siamo sicuri che andrà tutto bene”.