SIGNA – In tempi di Coronavirus, bisogna “inventarsi” anche le notizie. Ovviamente non nel senso che si debbano dare notizie false, ma, visto che il virus ha bloccato anche la comunicazione, a chi piace scrivere e “campa” con questo mestiere, si ingegna per trovare un argomento da mettere nero su bianco. O per “battere”, sulla tastiera, fate voi. E così, dopo le prime immagini di questa mattina di gente in fila ai supermercati della Piana (a differenza di altri che le hanno pubblicate, noi abbiamo messo volutamente solo la parte inferiore del corpo, anche se questo rispetto in tanti non se lo sarebbero meritato…), l’attenzione si è spostata sia sulla casella di posta elettronica che sul paesaggio circostante, ovvero su come ha reagito la Piana dopo il nuovo decreto del presidente del consiglio. E, in entrambi i casi, si è trattato di uno “spettacolo” surreale: cinque le e-mail arrivate in tutta la mattina, nessuno o quasi per strada o all’interno dei bar che, solitamente, la mattina prima di andare a lavoro, sono un punto di riferimento per tanti. Con libero sfogo, tuttavia, sui social, anche per scrivere cose inappropriate, ma in questo caso le questioni da affrontare sarebbero molteplici e non spetta certo al sottoscritto “metterle in piazza”. Nei supermercati, invece, dopo l’estensione della zona rossa a tutta Italia per l’emergenza Coronavirus, tanta, troppa gente si è riversata al loro interno per fare la spesa, soprattutto in quelli aperti fino a mezzanotte. Grande affluenza anche in mattinata. Nel frattempo Unicoop Firenze ha assicurato che “i generi di prima necessità sono regolarmente garantiti. Stiamo provvedendo – si legge in una nota – al costante rifornimento dei negozi. Non ci sono difficoltà di approvvigionamento dei prodotti”. E in città? Pochissimi i passeggeri a bordo degli autobus urbani ed extraurbani, quasi vuote le stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria Novella. In strada poche persone benché le città, in questo caso Firenze, non si mostrino deserte. Aumentati coloro che passeggiano indossando mascherine protettive. Resta il fatto che le e-mail arrivano sempre a stento e gli argomenti sono finiti. La speranza, davvero, è che la piazza virtuale dei social possa tornare quanto prima a essere una piazza reale, nel senso che le persone sono tornate a sedersi sulle panchine, a parlare insieme o a baciarsi. E la gente a circolare per strada, a piedi o in macchina, anche a costo di rimediare un “vaffa” per una precedenza non data. Sarebbe il “profumo” della normalità. Ah, non il “vaffa”, la gente in giro…
Coronavirus: poca gente in strada, strade semivuote, code (stamani) nei supermercati
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