Corrieri in sciopero: chiedono il rispetto dell’accordo

CALENZANO – Hanno incrociato le braccia i corrieri, i lavoratori in appalto delle filiali Ups di via del Pratignone e di Arezzo, perchè l’accordo sottoscritto recentemente non è stato rispettato. Sono esasperati e chiedono il rispetto degli accordi presi. Ieri Filt Cgil ha e i lavoratori hanno incontrato le aziende, ma senza esito positivo. “Al […]

CALENZANO – Hanno incrociato le braccia i corrieri, i lavoratori in appalto delle filiali Ups di via del Pratignone e di Arezzo, perchè l’accordo sottoscritto recentemente non è stato rispettato. Sono esasperati e chiedono il rispetto degli accordi presi. Ieri Filt Cgil ha e i lavoratori hanno incontrato le aziende, ma senza esito positivo. “Al tavolo – dice Filt Cgil – mancava l’azienda appaltante. L’accordo sottoscritto il 15 aprile scorso non è stato applicato o è stato applicato in modo errato o parziale dalle aziende in essere da partte della Cooperativa Giove”. Tra i punti non applicati, secondo i sindacati ci sono: la malattia non retribuita, il mancato e ripetuto riconoscimento delle prestazione di lavoro straordinario, il mancato avviamento al corso del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il rispetto del Decreto 81/08, le nuove modalità per il facchinaggio che non può continuare ad essere svolto dal personale autista”. Inoltre, spiegano lavoratori e sindacati che hanno manifestato davanti ai cancelli di via del Pratignone, ci sarebbero “gravi inadempienze”.

“Abbiamo rilevato – dice Ettore Montagna di Filt Cgil – gravi inadempienze, nonostante gli impegni assunti, per quanto riguarda il fatto che ancora non è stato realizzato lo strumento di rilevazione delle presenze e dell’orario di lavoro per la Cooperativa Giove. Ci sono poi inadempienze per quanto riguarda gli spazi a disposizione dei lavoratori dei Corrieri: un unico luogo con un solo bagno per 90 persone oltre agli impiegati. Questa situazione igienico-sanitaria non è più sopportabile”.

Era stato ipotizzato un nuovo spazio dove ospitare i corrieri in attesa di riprendere le consegne, ma il progetto non è andato in porto. “Avevano pensato ad un luogo a Gonfienti – dice Montagna – ma si trattava di un sito archeologico e il progetto è stato bloccato”.

Di rencente è anche accaduto un grave episodio. “Due impiegate, una delle quali appartiene ad una categoria protetta, che lavorano nella piccola filiale di Sesto Fiorentino sono state trasferite – racconta Montagna – le due persone sono dipendenti diretta dell’azienda committente a Milano e di fatto sono da considerarsi licenziamenti”.

Anche questa mattina la situazione era incandescente, e molti furgoncini delle varie sigle sono usciti con le proteste dei lavoratori. “Abbiamo scoperto – dicono i sindacati – che ci sono state sostituzioni dei lavoratorii in sciopero con persone di cui non si sa nulla”.

La vertenza andrà avanti, dicono i sindacati, fino a quando non sarà applicato l’accordo.