Corti (Cgil) “Una crisi lunga che sembra non finire”

SESTO FIORENTINO – “Non si erano mai viste crisi così lunghe, che toccano tutti”. Parola di Marcello Corti, da marzo segretario della Cgil responsabile per l’area della Piana e del Mugello, che dipinge un quadro a tinte fosche. I dati sulla Provincia per il primo trimestre del 2013, considerati  in parallelo a quelli del primo […]

SESTO FIORENTINO – “Non si erano mai viste crisi così lunghe, che toccano tutti”. Parola di Marcello Corti, da marzo segretario della Cgil responsabile per l’area della Piana e del Mugello, che dipinge un quadro a tinte fosche. I dati sulla Provincia per il primo trimestre del 2013, considerati  in parallelo a quelli del primo trimestre 2012, segnalano un peggioramento complessivo, sebbene i numeri parlino comunque di una situazione migliore di quella della media italiana. I dati sugli ammortizzatori sociali parlano di un incremento della Cig  del 10,9% rispetto allo scorso anno; si considerano complessivamente 8.850 persone a casa per un totale di 3 milioni e 547mila ore di cassa integrazione. Le richieste di cassa integrazione in deroga hanno subito in realtà un crollo nel primo trimestre del 2013, ma questo è dovuto all’incertezza della copertura dei fondi da parte del pubblico.
I percettori di disoccupazione sono passati da 9.702 a 13.022, mentre la disoccupazione giovanile (15-29 anni) è passata dal 25 al 29% (la media nazionale è del 37%). Nei primi dieci mesi del 2012 i centri per l’impiego segnalano circa 3.000 rientri in meno sul mercato del lavoro rispetto allo stesso periodo del 2011, e se nel 2008 il 22% degli avviati al lavoro erano contratti a tempo indeterminato, il dato si è oggi dimezzato (11%) e attualmente circa la metà degli avvii e riavvii al lavoro avviane con contratti di meno di 30 giorni.
Nella Piana, uno dei settori più toccati è l’edilizia: su 33 aziende operanti, per  900 dipendenti complessivi, nei primi mesi dell’anno si sono persi 350 posti di lavoro.  “Calano i consumi, e la crisi va a toccare gli ambiti più disparati – spiega Corti – si sono registrate diminuzioni nelle multe della municipale, nelle cure dentistiche, addirittura nel numero dei divorzi. Come sindacato agiamo principalmente a difesa delle aziende e dei posti di lavoro esistenti; ma c’è da chiedersi se passato il momento queste avranno un mercato di riferimento”.  Il dato interessante è che la Toscana, secondo il report presentato recentemente da Ires, presenta dati positivi sull’export. Secondo Corti alcune aziende, a fronte di importanti richieste dall’estero, si  troverebbero in difficoltà economiche tali da non poter rispondere alle commesse, e la stretta creditizia sicuramente non aiuta. “La risposta deve venire dall’Europa. Anche perché molte situazioni – penso ad esempio a tutte le persone in  disoccupazione ordinaria – avranno una fine e ancora non si vede quanto potrebbe essere grosso l’impatto della crisi attuale”.
Francesca Gambacciani