SESTO FIORENTINO – Ha partecipato anche il Comune di Sesto destinando circa 29.000 euro al progetto “Emergenza Terremoto” dopo il sisma del centro Italia, per la costruzione della nuova scuola di Pieve Torina, in provincia di Macerata, che tra poche settimane accoglierà gli alunni. La scuola potrà ospitare 140 studenti su 1300 metri di estensione costruita su due piani e con 18 locali oltre ai servizi. L’investimento è stato di 1.250.000 euro raccolti da donatori pubblici e privati e gestiti dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.
Il progetto è stato promosso e realizzato dalle Misericordie d’Italia. Il responsabile Ricostruzione della Misericordie d’Italia, Nicola Fredducci, ha illustrato lo stato dei lavori al sindaco Lorenzo Falchi, nel corso di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi.
“La vicenda della scuola di Pieve Torina è emblematica – spiega Fredducci – perché in un tempo ristretto siamo riusciti a realizzare una struttura definitiva là dove sorgeva la vecchia scuola, senza spostare funzioni e strutture fuori dai paesi che vogliamo far rinascere”.
“Quanto raccolto durante la nostra festa annuale del 2016 è stato donato al Comune di Sesto affinchè lo utilizzasse al meglio per finanziare un progetto condiviso di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto – afferma il Governatore della Misericordia di Sesto Fiorentino Sandro Biagiotti – e sono stati tanti i cittadini che hanno contribuito e siamo contenti che l’opera che abbiamo finanziato si stia concretizzando”.
“A nome della comunità di Sesto Fiorentino, voglio ringraziare la Confederazione delle Misericordie d’Italia e, soprattutto, la Misericordia di Sesto che, oltre al prezioso lavoro che svolge sul nostro territorio, si è saputa rendere protagonista nella ricostruzione del Centro Italia, mettendo a frutto l’impegno solidale di privati e Istituzioni – dice il sindaco Lorenzo Falchi – Siamo orgogliosi di aver contribuito alla rinascita di Pieve Torina attraverso la realizzazione della nuova scuola, un edificio pubblico, uno spazio speciale in cui crescono, si formano, si preparano alle sfide del futuro i cittadini di domani”.