Covid-19, al via il monitoraggio sugli anziani con più di 80 anni e i cittadini in condizioni di fragilità

LASTRA A SIGNA – Il Comune di Lastra a Signa ha dato il via a un monitoraggio di tutta la popolazione residente con più di 80 anni e, più in generale, di coloro che si trovano in una condizione di fragilità per offrire aiuto e supporto in questa situazione di emergenza. Il progetto è svolto […]

LASTRA A SIGNA – Il Comune di Lastra a Signa ha dato il via a un monitoraggio di tutta la popolazione residente con più di 80 anni e, più in generale, di coloro che si trovano in una condizione di fragilità per offrire aiuto e supporto in questa situazione di emergenza. Il progetto è svolto dai servizi sociali del Comune in collaborazione con i medici di medicina generale. In particolare tutta la popolazione che rientra in questa fascia (in tutto oltre 500 persone) sarà contattata telefonicamente per sapere se ha bisogno di supporto o di farmaci. Il monitoraggio riguarderà, oltre che gli utra-ottantenni, anche chi si trova in una condizione di fragilità o solitudine, grazie anche alle indicazioni dei medici di medicina generale. “In questo momento ci è sembrato giusto – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Matteo Gorini – occuparci delle persone che hanno bisogno e sono più in difficoltà a gestire l’emergenza epidemiologica in corso. Abbiamo stilato una lista, grazie al supporto dell’Ufficio servizi demografici del Comune, e chiameremo telefonicamente tutti coloro che rientrano in questa fascia di popolazione. Invitiamo chiunque a segnalarci casi di questo tipo (al numero 0553270117 o al numero verde 800 882299) che magari non siamo riusciti a contattare perché non avevamo il numero telefonico o per altre ragioni”. “Infine – ha concluso l’assessore Gorini – vorrei ringraziare la coordinatrice dell’Aft Le Signe Anna Di Natale e tutti i medici di base per il supporto in questo progetto e per il fondamentale lavoro in questo brutto momento”. “Lo stesso tipo di supporto – spiegano dal Comune – era già partito, fin dall’inizio della crisi epidemiologica, per tutti i casi già in carico ai servizi sociali”.