Covid-19, la Lega nel Cdx sulle nuove disposizioni della fase 2: “Scelte sbagliate”

FIRENZE – Le ultime decisioni del Governo “avranno effetti disastrosi sull’economia del territorio. Si tutelano i grandi interessi, ma sono stati completamente dimenticati esercenti, artigiani e commercianti, tutte categorie, tra l’altro , che rappresentano l’ossatura del tessuto produttivo e commerciale locale e da anni le più vessate, tra studi di settore, fatture e scontrini elettronici e […]

FIRENZE – Le ultime decisioni del Governo “avranno effetti disastrosi sull’economia del territorio. Si tutelano i grandi interessi, ma sono stati completamente dimenticati esercenti, artigiani e commercianti, tutte categorie, tra l’altro , che rappresentano l’ossatura del tessuto produttivo e commerciale locale e da anni le più vessate, tra studi di settore, fatture e scontrini elettronici e che il 30 giugno per ora non vedono posticipate le loro scadenze; dovranno continuare a rimanere chiuse erodendo i loro risparmi”: lo dichiarano congiuntamente i consiglieri metropolitani leghisti del gruppo Centrodestra per il cambiamento Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa. “Il governo – spiegano – continua sulla strada iniziata da tanti anni in questo Paese, che uccide la classe media; puntare sui dispositivi protezione individuale doveva essere propedeutico a far ripartire tutto quanto. Tra Firenze e provincia, tali scellerate decisioni, unite ai gravi problemi sul settore turistico alberghiero e della ristorazione, lasciano intravedere una situazione spaventosa. Dobbiamo salvare i nostri commercianti, i nostri artigiani i nostri ristoratori, albergatori, i nostri parrucchieri, le nostre partite Iva, i nostri professionisti”. Bisogna “salvaguardare la nostra classe media, che crea ricchezza e da lavoro. Non più assistenzialismo, basta disperdere risorse nei più svariati progetti che poco o nulla portano in termini di d’organo all’economia reale, ma aiuti a fondo perduto per esercenti artigiani e piccoli imprenditori che il governo continua a ignorare. In Città Metropolitana lotteremo per queste categorie, chiedendo di portare queste proposte anche a livelli istituzionali più alti. Le istituzioni hanno il dovere di trovare quante più risorse possibili per questo scopo”.