Covid-19. Lettera aperta sui social di un portiere della Residenza universitaria al Presidente della Regione

SESTO FIORENTINO – Una lettera aperta affidata al social Facebook, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è stata scritta da Sergio Canzi, “portiere della Residenza universitaria Salvemini, lavoratore in appalto”.  Nella lettera Canzi riprende il problema degli alloggi degli studenti universitari. “Ti chiedo come semplice cittadino, di valutare la possibilità di offrire delle modifiche […]

SESTO FIORENTINO – Una lettera aperta affidata al social Facebook, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è stata scritta da Sergio Canzi, “portiere della Residenza universitaria Salvemini, lavoratore in appalto”.  Nella lettera Canzi riprende il problema degli alloggi degli studenti universitari. “Ti chiedo come semplice cittadino, di valutare la possibilità di offrire delle modifiche ai criteri di mantenimento del posto alloggio”, perchè prosegue Canzi “nessuno dei nostri ragazzi, va lasciato indietro e tagliato dal diritto allo studio, per criteri rigidi”.

Ecco la lettera aperta inviata al Presidente della Regione da Canzi.

“Caro Enrico Rossi, sono molte le cose che sono apprezzabili, nelle scelte da te messe in campo in Regione Toscana per affrontare la pandemia COVID-19.

Mi permetto di rivolgermi a te, per invitarti a valutare un aspetto importante, per gli studenti universitari fuori sede. Come certamente saprai, molti di loro stranieri, ma anche italiani, stanno svolgendo la quarantena all’interno delle Residenze Universitarie della nostra Regione. Essendo un operatore di reception/portierato, e RSA-FILCAMS-CGIL-FIRENZE, ho il polso di tutte le Residenze di Firenze, Sesto Fiorentino e Calenzano. Mi sento di dire che questi ragazzi, stanno vivendo con grande responsabilità questa emergenza. Stanno cercando di mantenersi in pari con gli esami, per rientrare nei criteri per mantenere il proprio posto alloggio. Spesso caro Presidente, per loro è una condizione imprescindibile, per giungere alla laurea. Ti chiedo come semplice cittadino, di valutare la possibilità di offrire delle modifiche ai criteri di mantenimento del posto alloggio, che recepiscono le difficoltà oggettive, che questo anno accademico, ha subito dalle dovute misure di contrasto alla pandemia. Mi sono sentito in dovere di rivolgermi a te Enrico, lo faccio usando i social, e forse non ti arriverà questo appello, ma visto che sono 35 anni che svolgo questo mestiere, mi sento in obbligo di dirti, che nessuno dei nostri ragazzi, va lasciato indietro e tagliato dal diritto allo studio, per criteri rigidi. Presidente occupatene, sono certo che lo farai. Grazie, spero che ti arrivi questa lettera. Cordialmente. Un portiere della Residenza Universitaria Salvemini, lavoratore in appalto. Sergio Canzi”