Covid, D’Ettore e Mugnai (CI): “Il Governo semplifichi le regole della quarantena”

CAMPI BISENZIO – “Abbiamo depositato un’interrogazione dove chiediamo al ministro della salute Roberto Speranza di attivarsi per approdare a una semplificazione dei meccanismi e dei percorsi burocratici che regolano le quarantene, in favore di una riduzione del periodo attualmente previsto, soprattutto per i positivi asintomatici che hanno completato il ciclo vaccinale con la terza dose, […]

CAMPI BISENZIO – “Abbiamo depositato un’interrogazione dove chiediamo al ministro della salute Roberto Speranza di attivarsi per approdare a una semplificazione dei meccanismi e dei percorsi burocratici che regolano le quarantene, in favore di una riduzione del periodo attualmente previsto, soprattutto per i positivi asintomatici che hanno completato il ciclo vaccinale con la terza dose, senza ulteriori tamponi e ulteriori restrizioni”. Lo affermano in una nota i deputati di Coraggio Italia, Felice Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai (nella foto).

“L’applicazione concreta delle misure messe in campo – aggiungono – sta creando infatti molti disagi. Si alimenta così il ricorso a un numero elevato di tamponi mettendo in seria difficoltà le Asl territoriali, oltre che le famiglie con figli, alle prese con il rientro alle attività scolastiche in presenza o in Dad, nonché di sguarnire gli ospedali ed anche le Rsa del personale sanitario positivo che opera già con numeri sottodimensionati, per non parlare del possibile blocco delle attività produttive”.

Per D’Ettore e Mugnai “anche alcuni medici, tra i quali ad esempio quelli dell’ospedale Spallanzani di Roma, chiedono di alleggerire e revisionare le attuali regole, per approdare ad una semplificazione delle procedure, in favore dell’esempio degli Stati Uniti. Negli Usa, infatti, i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale e sono asintomatici, anche in caso di positività, dopo 5 giorni escono dalla quarantena senza tampone e senza ulteriori restrizioni. Auspichiamo che il ministro Speranza e il governo rispondano al più presto alla nostra interrogazione: il Paese non può bloccarsi proprio adesso”.