Covid, FdI e Lega all’attacco in Consiglio regionale: “Tracciamento saltato, è anche un problema di organizzazione”

FIRENZE – Sia prima che dopo la nuova ordinanza in materia di Covid firmata nella giornata di ieri dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, non sono mancate le reazioni dell’opposizione in Consiglio regionale. “Il tracciamento è dovuto saltare – dichiarano Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri del gruppo di […]

FIRENZE – Sia prima che dopo la nuova ordinanza in materia di Covid firmata nella giornata di ieri dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, non sono mancate le reazioni dell’opposizione in Consiglio regionale. “Il tracciamento è dovuto saltare – dichiarano Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri del gruppo di Fratelli d’Italia – e il nostro sistema sanitario ha raggiunto livelli di pressione inimmaginabili. Alla fine Eugenio Giani, con l’ordinanza di ieri, ci ha dato ragione. Da mesi chiediamo che i tamponi rapidi siano utilizzati per certificare la positività e quindi entrare e uscire dalla quarantena. La decisione del Governatore dimostra il fallimento della tanto decantata sanità toscana, ma almeno i cittadini non dovranno più impazzire con prenotazioni impossibili o acquistare tamponi molecolari con prezzi al limite della decenza. Adesso, la priorità è scongiurare una eccessiva pressione sulle farmacie allestendo, per esempio, hub per i tamponi oltre a garantire la gratuità degli screening così come chiediamo da tempo”.

“Dalla marcia indietro sugli hub alle code infinite per i tamponi, – ha aggiunto la consigliera regionale della Lega, Elisa Tozzi – dal caos quarantene alle troppe incognite sui tracciamenti: la Toscana ha un problema di organizzazione che non possiamo permetterci. E’ necessario agire subito: il sistema non può collassare proprio adesso, dopo tutti gli sforzi fatti su screening e vaccinazione. Dobbiamo resistere a questa nuova ondata e intervenire per correggere la rotta. Mi appello alla Regione, affinché faccia ogni sforzo possibile per riportare il servizio sanitario a un livello dignitoso e al contempo solleciti Roma a modificare le regole sulla quarantena, per non paralizzare la ripresa economica”.