Covid, Fratelli d’Italia: “Pronti a confrontarci con Giani, a patto che vengano ascoltate le nostre proposte”

FIRENZE – “Il presidente Giani ha aperto le porte all’opposizione nella gestione dell’emergenza sanitaria ma questo non significa essere ratificatori degli atti della giunta. Siamo pronti a sederci al tavolo con il Governatore a patto che vengano ascoltate le nostre proposte”: questa la posizione del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, il capo gruppo Francesco Torselli, […]

FIRENZE – “Il presidente Giani ha aperto le porte all’opposizione nella gestione dell’emergenza sanitaria ma questo non significa essere ratificatori degli atti della giunta. Siamo pronti a sederci al tavolo con il Governatore a patto che vengano ascoltate le nostre proposte”: questa la posizione del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, il capo gruppo Francesco Torselli, il vice-capogruppo Vittorio Fantozzi, il segretario dell’Ufficio di Presidenza Diego Petrucci e i consiglieri Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri. “Se il Governatore Giani e il Pd pensano di aspettare che Fratelli d’Italia faccia proposte in aula, le boccino per poi copiarle e presentarle a firma loro – aggiungono – questo, francamente, non è il modus operandi che ci piace. Così, purtroppo, è accaduto per il trasporto pubblico locale. Ieri il presidente Giani ha annunciato 4 milioni di euro sul Tpl coinvolgendo Ncc e noleggiatori di bus turistici per dare sostegno ai mezzi pubblici. Questa era una proposta fatta da FdI il 29 agosto, in campagna elettorale, e che il Partito Democratico ha bocciato in aula respingendo a maggioranza un nostro ordine del giorno”.

Per questo Fratelli d’Italia ha presentato le proprie proposte per affrontare l’emergenza Covid: “Lo sblocco delle assunzioni del personale amministrativo, infermieristico e socio-sanitario. Nella nostra regione manca personale per lo smaltimento delle liste di attesa per effettuare i tamponi e, verosimilmente, la Regione Toscana ricorrerà a lavoratori interinali reperiti in via emergenziale o a laureandi. Esistono graduatorie approvate dallo scorso aprile che sono praticamente bloccate. Mancano operatori nelle strutture e nei presidi, mancano OSS, infermieri ed amministrativi, ma ci sono oltre centinaia di persone in attesa di essere chiamate; quello dei positivi al Covid all’interno dei Cas sta diventando un problema serio. La Regione Toscana non può pensare di utilizzare gli “alberghi-Covid” per svuotare i Cas, perché così facendo si verrebbe a creare una situazione di esaurimento posti nelle strutture predisposte per ospitare i “positivi” nel giro di brevissimo tempo; il coinvolgimento della rete delle farmacie nell’effettuazione dei test sierologici e dei tamponi. La rete delle farmacie, pubbliche e private, è in Toscana fortemente radicata sul territorio. La farmacia, in questa fase, potrebbe essere coinvolta dalla Regione nell’effettuazione dei test sierologici (pungidito) e, soprattutto, dei tamponi. In questo modo si andrebbero a smaltire le liste d’attesa e a ridurre i tempi della risposta ai tamponi che tanta confusione stanno generando, ad esempio, nel mondo della scuola”.