Covid, Mazzeo: “Riaprire con intelligenza e buon senso”

FIRENZE – “Non sono per un’accelerazione delle riaperture, se questo significa rivivere in Toscana quel che è successo a Milano e Torino. Servono intelligenza e buon senso, la consapevolezza che il virus circola anche in famiglia. Alle cittadine e ai cittadini voglio chiedere ancora uno sforzo per tornare, il più velocemente possibile, a una situazione […]

FIRENZE – “Non sono per un’accelerazione delle riaperture, se questo significa rivivere in Toscana quel che è successo a Milano e Torino. Servono intelligenza e buon senso, la consapevolezza che il virus circola anche in famiglia. Alle cittadine e ai cittadini voglio chiedere ancora uno sforzo per tornare, il più velocemente possibile, a una situazione di normalità. Salute e lavoro viaggiano di pari passo. Regione e Consiglio continueranno ad investire nella sanità mettendo in campo tutte le risorse necessarie”. Con queste parole Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, è intervenuto nel dibattito sull’imminente passaggio in zona arancione della Toscana e rileva: “I dati continuano a migliorare. Registriamo un ulteriore calo nel numeri dei positivi, ma questo non vuol dire che possiamo abbassare la guardia. Voglio mandare un messaggio chiaro alle cittadine e ai cittadini: è ancora il tempo della responsabilità, torneremo alla normalità solo se saremo tutti responsabili. Non servono regole ma la presa di coscienza che comportamenti a tutela nostra e dei nostri cari, e quindi distanziamento personale, uso dei dispositivi di sicurezza, igiene personale, sono l’unica e più efficace arma possibile”.

“Contrapposizioni su quanto prima riaprire le attività o in quale fascia di colore sarà collocata la Toscana non servono, – ha aggiunto – dobbiamo tenere dritta la barra perché gli esercizi commerciali possano riaprire in sicurezza, garantendo la salute di lavoratori e utenti. Solo se ognuno di noi farà la sua parte, potremo lasciarci alle spalle questa pandemia e i suoi drammatici risvolti”.

“L’indice di Rt in Toscana – continua Mazzeo – è più alto in quelle zone dove il numero dei positivi è minore e penso a Siena, a Grosseto. Significa che, laddove ci si sente più sicuri, si pensa che il virus non circoli più. Non è vero. Siamo alla vigilia delle feste natalizie e quindi in un momento di grande socialità dove i contatti si moltiplicano. Occorre fare attenzione. La mia famiglia risiede fuori regione. A prescindere da quale sarà la decisione che assumerà il Governo, passerò il Natale lontano dai miei genitori. Andrò a trovarli solo quando le condizioni lo permetteranno. Chiedo alle cittadine e ai cittadini della Toscana di ridurre al minimo i contatti, di continuare a indossare le mascherine e di ricordare che il virus circola anche all’interno dei contesti familiari”, continua fotografando la situazione. “Quando la seconda ondata è partita, a settembre, si registravano circa 70 casi di positività al giorno – conclude, – siamo poi arrivati a superare abbondantemente i 2.500 e oggi siamo tornati sotto i mille, con la speranza di scendere ancora a 300/400 a fine mese. Vuole dire comunque sette volte in più dell’inizio. Se non stiamo attenti rischiamo una terza ondata ancora più forte, con effetti devastanti su economia e salute”.