Covid, Stella e Giannelli (FI): “Preoccupante situazione in Rsa, i protocolli in Toscana non funzionano”

FIRENZE – “Lo sviluppo di focolai nelle Rsa toscane è la palese dimostrazione che il sistema non funziona, che la Regione non ha fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli […]

FIRENZE – “Lo sviluppo di focolai nelle Rsa toscane è la palese dimostrazione che il sistema non funziona, che la Regione non ha fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli a carattere regionale da osservare in tutte le Rsa”. Lo affermano il capo gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e Giampaolo Giannelli, vice-coordinatore provinciale del partito fiorentino.

“Quello scandito dalle Rsa della provincia di Firenze in questa prima fase della seconda ondata del Covid è un bollettino di guerra, – aggiungono Stella e Giannelli -:Rsa Rosa Libri di Greve in Chianti, quattro decessi e 42 positivi; Rsa San Giuseppe di Sesto Fiorentino, 47 positivi tra i degenti; Rsa Le Magnolie di Firenze, già quattro positivi, ma stiamo attendendo i risultati di 70 tamponi. Una situazione di forte preoccupazione, specie per le famiglie. Al momento emerge un quadro in divenire, tale da indicare che questo  purtroppo è solo l’inizio e che ci sono altre Rsa attenzionate, con numeri crescenti un po’ dovunque”.

“Evidentemente – concludono i due esponenti di Forza Italia – il primo lockdown ha insegnato poco nella nostra regione. Occorre la convocazione di un tavolo immediato tra Regione Toscana, vertici delle Rsa e delle Asl, in modo da adottare provvedimenti urgenti, perché la situazione rischia di sfuggire di mano, con tutte le conseguenze del caso. Non possiamo permetterci di vedere di nuovo le scene dolorose dei mesi scorsi; occorre tutelare in ogni modo i nostri anziani, il personale sanitario e non, e le famiglie che affidano con fiducia i propri cari a queste strutture”.