Cpr, Italia Libera e Popolare Toscana chiede di accelerare: “Un problema che non può più essere rinviato”

FIRENZE – “Italia Liberale e Popolare Toscana assiste a questo improvviso cambio di rotta del sindaco Nardella e del presidente Giani sull’opportunità di un Cpr toscano – soluzione cui si erano detti favorevoli in molteplici occasioni – per provvedere alla gestione e al rimpatrio dei tanti migranti irregolari sul territorio”: a dirlo è Kishore Bombaci, […]

FIRENZE – “Italia Liberale e Popolare Toscana assiste a questo improvviso cambio di rotta del sindaco Nardella e del presidente Giani sull’opportunità di un Cpr toscano – soluzione cui si erano detti favorevoli in molteplici occasioni – per provvedere alla gestione e al rimpatrio dei tanti migranti irregolari sul territorio”: a dirlo è Kishore Bombaci, coordinatore di Italia Liberale e Popolare, che aggiunge: “Suona davvero particolare che dopo l’ok da parte di Nardella e Giani con tanto di indicazione dell’area metropolitana fiorentina quale luogo di apertura, questi adesso facciano un improvviso dietrofront”.

“Evidentemente – aggiunge – sono stati fulminati sulla via di Damasco dal nuovo corso del Pd targato Elly Schlein per l’interposta persona del neo segretario Emiliano Fossi, ma i cittadini non possono pagare il prezzo di improvvise conversioni. Un cambio di idea che stupisce, soprattutto in considerazione delle parole di Nardella che si dice conscio del problema, connesso fra l’altro a un incremento massivo del fenomeno e dell’impatto negativo sul territorio e che richiederebbe invece una accorta politica di gestione in cui il Cpr potrebbe essere una soluzione, quantomeno temporanea. Eppure il sindaco metropolitano adesso si sveglia contrario all’idea e invoca delle non ben identificate “soluzioni alternative” scivolando nella inutile propaganda ideologica contro il Governo”.

“Ora – conclude Bombaci – si comprendono le legittime volontà di rilevanza nazionale del sindaco Nardella,  ma molto più prosaicamente noi chiediamo quali dovrebbero essere queste soluzioni alternative, tenuto conto del fatto che il problema esiste ed è grave. E che non è possibile consentire la permanenza sul territorio di tanti migranti irregolari al di fuori di qualsiasi meccanismo di controllo. Lo stesso Giani che rimette la competenza sull’apertura di nuovi Cpr al Ministero degli interni, poi declina verso generici auspici affinché tali centri diventino occasione di educazione e formazione, salvo tuttavia omettere di indicare come ciò dovrebbe essere fatto, a maggior ragione in una situazione di emergenza quale quella che viviamo attualmente. Fra l’altro, dalle parole dei due amministratori non si capisce bene se il Pd intende aprire un Cpr toscano con compiti diversi da quelli attuali, come sembra di capire dalle parole del presidente Giani, o non intende aprire Cpr inclinando verso soluzioni alternative come dice Nardella. Italia Liberale e Popolare invita le istituzioni toscane a farsi carico del problema e accelerare sull’apertura del Cpr, o in alternativa di indicare soluzioni concrete e attuabili in tempi ragionevoli”.