Cristianini: “Da Roma mi aspetto risposte positive per il nuovo ponte, altrimenti sono pronto a protestare”

SIGNA/LASTRA A SIGNA – Fanno fronte comune, a differenza di quanto successo in passato, Signa e Lastra a Signa perché finalmente si trovi una soluzione agli annosi problemi legati alla viabilità e che riguardano entrambi i territori. Lo hanno fatto i cittadini con la manifestazione di giovedì pomeriggio sul ponte, lo hanno fatto anche oggi […]

SIGNA/LASTRA A SIGNA – Fanno fronte comune, a differenza di quanto successo in passato, Signa e Lastra a Signa perché finalmente si trovi una soluzione agli annosi problemi legati alla viabilità e che riguardano entrambi i territori. Lo hanno fatto i cittadini con la manifestazione di giovedì pomeriggio sul ponte, lo hanno fatto anche oggi entrambe le amministrazioni comunali, rappresentate dai sindaci Alberto Cristianini e Angela Bagni, in occasione della presentazione del progetto del nuovo ponte, l’ennesima “creatura” in materia di viabilità che i cittadini sperano non resti allo stato embrionale come già successo negli ultimi sessant’anni. O quasi. Per la precisione dal 1962, ovvero da quando si è iniziato a parlare, come ripetuto dallo stesso Cristianini, di una viabilità alternativa e di un nuovo ponte sull’Arno fra Signa e Lastra a Signa. Il sindaco, infatti, in Salablu ha ripercorso, dal punto di vista cronologico, le varie fasi che si sono succedute, con alterne vicende e poche fortune per i due Comuni che, anno dopo anno, si sono ritrovati sempre più stretti nella morsa del traffico e dello smog. Insieme a lui e al sindaco di Lastra a Signa, il consigliere regionale ed ex sindaco di Signa Paolo Bambagioni, Andrea Di Natale, consigliere comunale del Pd, di professione ingegnere, che ha seguito la vicenda, e Marco Ierpi, della Direzione generale politiche mobilità della Regione Toscana.  Davanti a loro, fra il pubblico, i rappresentanti dei vari comitati che da tempo stanno portando avanti la loro personale battaglia, guidati dal comitato “Nuovo ponte per la Piana”. Come se ne esce? Difficile dirlo, nessuno ha la sfera di cristallo, soprattutto di fronte a un “balletto” di cifre e di tempi che gioco forza fanno riferimento alla Conferenza dei servizi del 29 gennaio a Roma sul Masterplan aeroportuale. Cristianini è stato chiaro, dicendo ai presenti quello che poi riferirà nella capitale anche alla luce degli ultimi accadimenti: “Volete il laghetto? Bene, allora fateci il ponte una volta per tutte”, questo, in estrema sintesi, il suo pensiero. Per un progetto da circa 30/35 milioni, una richiesta iniziale di 12 milioni, da avanzare sempre il 29 gennaio a Roma, e un cronoprogramma che prevede il progetto entro il 28 febbraio e lo studio di fattibilità entro il 31 dicembre. E un accordo (lunedì 28 gennaio sarà discusso in consiglio comunale a Lastra a Signa) “strutturato – ha detto Bambagioni – e con tutte le componenti necessarie perché l’opera possa partire una volta trovati i finanziamenti”. Concetti ribaditi dal sindaco Bagni, che ha aggiunto: “L’ennesima dimostrazione che i nostri Comuni non sono mai stati uniti come in questa legislatura”. La gente, tuttavia, è stanca. Adesso vuole i fatti. E ha incalzato gli amministratori con diverse domande. Una delle quali, in modo particolare, è stata “recepita” positivamente dai presenti in Salablu: “E se da Roma non arrivassero risposte positive e non venissero accolte le vostre richieste?”. “Rappresento le istituzioni – ha risposto Cristianini – e, finché sarà possibile, seguirò la strada dei rapporti istituzionali. Ma se dalla Conferenza dei servizi arriverà una risposta negativa, sono pronto a manifestare pubblicamente il mio dissenso”. L’ultima provocazione, invece, è relativa a una risposta positiva da Roma: “In quel caso sono disposto a portare un atto in consiglio comunale per proporre il ritiro del ricorso al Tar”.