SIGNA – Si infiamma la campagna elettorale signese e dopo le parole dei giorni scorsi di Matteo Mannelli (https://www.piananotizie.it/mannelli-uniti-per-signa-la-vera-novita-alle-elezioni-e-la-nostra-lista/), candidato sindaco per la lista civica Uniti per Signa, è arrivata la replica del sindaco Alberto Cristianini e dell’attuale capo gruppo Pd in consiglio comunale Andrea Di Natale. “Ha fatto più questa amministrazione e io personalmente in questi dieci anni come sindaco che nei precedenti cinquanta – ha detto Cristianini – e mi sembra fuori luogo parlare di immobilismo. Al contrario parlare dell’ex teatro Ernesto Rossi e di un nuovo museo mi sembrano idee vecchie, già percorse da tante amministrazioni senza concludere nulla. Perché chi fa l’amministratore pubblico sa benissimo che non è possibile, prima di tutto perché è una proprietà privata e poi perché oggi, proprio per le normative vigenti in materia di acquisizione di beni come l’ex teatro, un’operazione simile è impossibile. Poi mi stupisce che chi è candidato sindaco di Uniti per Signa parli di litigiosità quando a novembre poteva essere in corsa per partecipare, sempre come candidato, alle primarie del Pd… Ma veniamo a quanto si sta facendo adesso a Signa dal punto di vista delle opere pubbliche: variante a via Roma, ex caserma dei Carabinieri, via Ponte alle Palle, parcheggio scambiatore con 300 posti auto vicino alla stazione, nuova area giochi al giardino del “Concone”, quattro aree per cani, nuovo sistema fognario e marciapiedi via di Castello e via Cavalcanti, riqualificazione di via dell’Orologio, sistemazione cimitero di Lecore, messa in sicurezza idraulica dell’Ombrone e l’elenco potrebbe essere ancora lungo…”.
“Non amo alimentare polemiche che rischiano di allontanare i cittadini dal dibattito politico – ha aggiunto Di Natale – ma da capo gruppo Pd in consiglio comunale non posso accettare le accuse di immobilismo lanciate all’attuale amministrazione da parte di chi, fino a un paio di settimane fa, ne era orgogliosamente tra i principali protagonisti. Risulta poi spiacevole e poco credibile che queste critiche vengano proprio da chi, in piena continuità, ripropone tante tematiche già portate avanti dalle amministrazioni degli ultimi dieci anni. Deludente da chi professa unità e novità, ma coltiva divisioni basate su una conta e tattiche degne della politica più vecchia e logora”.