Da Calenzano parte la petizione alla Coop: “Mettete in vendita la frutta brutta a prezzi scontati”

CALENZANO – In pochi giorni ha superato le 19mila adesioni. Si tratta di una petizione, lanciata su internet mediante il sito change.org, promossa da un calenzanese, Michele Mingrone, rivolta al sistema Coop, in particolare alla Unicoop Firenze che viene invitata a mettere in vendita, nei propri supermercati e magazzini, la frutta “brutta”. “Normalmente – spiega […]

CALENZANO – In pochi giorni ha superato le 19mila adesioni. Si tratta di una petizione, lanciata su internet mediante il sito change.org, promossa da un calenzanese, Michele Mingrone, rivolta al sistema Coop, in particolare alla Unicoop Firenze che viene invitata a mettere in vendita, nei propri supermercati e magazzini, la frutta “brutta”.
“Normalmente – spiega lo stesso Mingrone – la grande distribuzione non mette in vendita frutta e verdura dall’aspetto strano o insolito perché i canoni estetici degli acquirenti non accettanno come buona e gustosa quella frutta o verdura che non si presenta perfetta come vuole l’iconografia commerciale”. Ovvero la mela deve avere la forma di mela, la carota quello della carota e una mela “deforme”, o una carota dall’aspetto “bizzarro” viene scartata dall’acquirente.
“In un anno vanno al macero tonnellate di frutta e verdura – spiega Mingrone -. Con la petizione che ho proposto, ispirandomi ad una analoga lanciata in Francia, chiediamo alla Coop di creare un banco di vendita per questa frutta e verdura buona ma brutta praticando un prezzo scontato che sia in grado di attrarre l’attenzione del consumatore specialmente in questo momento di crisi”.
L’idea produrrebbe anche un effetto positivo sulla frutta “bella” perché i produttori, costretti a scartare quella malformata, ridurrebbero le perdite favorendo una riduzione del prezzo per l’intero comparto.

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