“Da Campi si vede il mare”: Franco Galli e i suoi 70 anni tra fotografie e occhiali

CAMPI BISENZIO – Settant’anni di vita, professionale ma anche familiare, racchiusi in poco più di un’ora di domande e risposte. Accanto a lui il figlio Andrea, fra il pubblico la moglie Noela e la nipote, Azzurra, il segno tangibile della quarta generazione della famiglia Galli. Insieme a me, nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni, per […]

CAMPI BISENZIO – Settant’anni di vita, professionale ma anche familiare, racchiusi in poco più di un’ora di domande e risposte. Accanto a lui il figlio Andrea, fra il pubblico la moglie Noela e la nipote, Azzurra, il segno tangibile della quarta generazione della famiglia Galli. Insieme a me, nel Foyer del Teatrodante Carlo Monni, per “Racconti di impresa”, Franco, che dopo i saluti di Ester Artese, assessore allo sviluppo economico del Comune di Campi, Alessia Carovani, presidente dell’Accademia dei Perseveranti, la Fondazione che gestisce il teatro, e del sindaco Emiliano Fossi, ha raccontato e si è raccontato. Dagli inizi, nel 1949, quando fu il babbo Silvano a dare il via all’attività, alla prima “bottega” a Campi, sempre in via Santo Stefano; dal suo sentirsi “campigiano a tutti gli effetti nonostante sia nato in casa, al Varlungo” all’importanza di risolvere i problemi dei propri clienti, “alcuni dei quali sono diventati anche amici”. E’ stata davvero una bella serata quella “andata in scena” al Teatrodante Carlo Monni, che ha permesso di ripercorrere 70 anni di vita di Campi ma anche del nostro paese. E di un lavoro che, inevitabilmente, è dovuto stare sempre al passo con i tempi. Un lavoro basato sul rapporto di fiducia con chi “andava dal Galli” – e va tuttora naturalmente -prima per le fotografie e poi per gli occhiali. In ognuna delle foto scattate, infatti, ogni campigiano “storico” riconosce luoghi per lui familiari e, sebbene siano cambiati con il passare del tempo, ancora “custodi” di un mondo vissuto secondo ritmi diversi da quelli di oggi. E lo stesso vale per gli occhiali, con un negozio, come quello attuale, insieme alla’”Emporio” di via Magenta, dove tradizione e innovazione sono sempre andate di pari passo. E in un mondo dove oggi l’eccezionalità è rappresentata dalla “normalità”, il segreto, se di segreto si può parlare, di un’attività così longeva sta proprio nel concetto di normalità. E del rapportarsi sempre con cortesia e professionalità. Con un’appendice finale, evidenziata da Giovanni Grossi, direttore generale del teatro, quella relativa a un concorso ideato dall’Ottica Galli “qualche anno fa” e contraddistinto da un riuscitissimo lancio pubblicitario. Secondo il quale da Campi si vedeva il mare. E forse si vede anche tuttora.