Da Guadagno (Unilavoro) una pioggia di critiche al Governo: “Inaccettabile la mancanza di pianificazione”

FIRENZE – “La cosa inaccettabile è l’assenza più totale di pianificazione in un momento storico così delicato in cui invece ce ne vorrebbe tanta. E l’assenza di questa pianificazione si sta traducendo nella mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora e dà lavoro. Siamo consapevoli che la pandemia non permette una pianificazione a medio […]

FIRENZE – “La cosa inaccettabile è l’assenza più totale di pianificazione in un momento storico così delicato in cui invece ce ne vorrebbe tanta. E l’assenza di questa pianificazione si sta traducendo nella mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora e dà lavoro. Siamo consapevoli che la pandemia non permette una pianificazione a medio termine, però non è neppure giusto pianificare dalla sera alla mattina. Mi domando come possa fare questa gente, in poco più di 24 ore, a organizzarsi con dipendenti, materie prime, prenotazioni”. Giovandomenico Guadagno, segretario regionale di Unilavoro, interviene sul cambio di rotta deciso dal Governo, con la Toscana che da domani passerà ufficialmente dal “giallo” all'”arancione”.

“A Roma – aggiunge – discutono mentre in giro per l’Italia le aziende chiudono. A furia di decreti su decreti abbiamo perso di vista che le attività dei centri storici italiani attendono ancora quel famoso miliardo stabilito nel decreto agosto; abbiamo perso di vista che partite iva e tanti lavoratori sono ancora senza cassa integrazione di giugno e luglio; abbiamo perso di vista che oltre alle responsabilità dello Stato c’è anche quella dei sindacati e delle associazioni che hanno costituito un fondo privato per la gestione del sostegno a reddito”.

Non manca un appunto sulla pioggia di bonus a cui stiamo assistendo: “Iniziative lodevoli sì – precisa Guadagno – ma non in periodo di emergenza assoluta, non in periodo di pandemia, non in un momento in cui c’è già tanta gente a spasso nonostante il blocco dei licenziamenti, non in un momento in cui tante aziende stanno già cessando l’attività, non in un momento in cui stiamo mandando al tappeto un tessuto produttivo costruito in decine di anni di sacrifici e che sta alla base della nostra economia. Monopattini, bici, tablet, bonus vacanze sono soldi spesi malissimo in un momento in cui c’è chi non ha disponibilità per pagare affitti, bollette e contributi. E non dimentichiamo che certi ristori sono vincolati al possesso del Durc e se non lo hai in regola non riesci ad accedervi”.

“Ieri – ha concluso – eravamo in riunione con la giunta della presidenza regionale toscana e abbiamo analizzato la proposta di piano toscano per il recovery plan che dovrà entrare in vigore nel 2021. Per fare una cosa del genere ci vuole del tempo che è proprio ciò che manca. Per attingere ai fondi europei non possiamo permetterci iter di mesi e mesi, e la riprova l’abbiamo in ciò che è accaduto in questi anni in cui molto spesso non siamo riusciti a prenderli e spenderli”.