Dal corso di laurea alle passerelle milanesi: la fashion designer Camilla Mannini si impone con il suo stile e un affresco come fonte di ispirazione

SIGNA – Dal corso di laurea di Fashion Design al prestigioso concorso internazionale “Mittelmoda” con la sua collezione “Sotto lo stesso cielo”, dove è stata premiata per i modelli di borse e scarpe presentate. Respirando “a pieni polmoni” quello che vorrebbe fosse il suo mondo anche dal punto di vista professionale. La “meglio gioventù” signese […]

SIGNA – Dal corso di laurea di Fashion Design al prestigioso concorso internazionale “Mittelmoda” con la sua collezione “Sotto lo stesso cielo”, dove è stata premiata per i modelli di borse e scarpe presentate. Respirando “a pieni polmoni” quello che vorrebbe fosse il suo mondo anche dal punto di vista professionale. La “meglio gioventù” signese ha in questo caso il volto sorridente, quasi luminoso oseremmo dire, di Camilla Mannini, 22 anni, un futuro ancora da scrivere (discuterà infatti la propria tesi all’inizio del 2023) ma che viene definita, da chi la conosce da tempo, “con una marcia in più”. Ispirandosi infatti allo spettacolare affresco “La volta celeste” di Palazzo Farnese a Caprarola, in provincia di Viterbo, Camilla, studentessa presso l’Istituto Modartech a Pontedera, è stata una delle protagoniste della 28° edizione di “Mittelmoda – The Fashion Award”, evento che ha aperto la Milano Fashion Week 2022.

Oltre 600 i giovani provenienti da tutto il mondo, venticinque i finalisti fra cui appunto lei e un altro ragazzo che arrivava dalla Toscana, anche questo un segno inequivocabile di come questa regione sia una fucina di talenti. E quella che è stata una partecipazione nata quasi per “caso”, alla fine ha permesso alla giovane fashion designer signese di conquistare il “Bags and Shoes Award”. Sei gli outfit presentati nel progetto finale del corso di laurea, cinque quelli che hanno sfilato in passerella, con una particolare attenzione a materiali e lavorazioni come stampe digitali, all over e plissettature che richiamano le costellazioni e le stelle, simboli onirici per eccellenza. Lavorazioni a maglia realizzate a mano, accessori upcycling personalizzati e disegni rivisitati sotto forma di tatuaggi artistici impreziosiscono infine quella che è una proposta 100% Made in Italy.

Appassionata di moda da sempre, per la giovane che adesso è impegnata in uno stage da Armani a Cerreto Guidi (nei prossimi mesi si sposterà a Modena), quella della competizione internazionale è stata davvero una bella esperienza: “Mi laureo a gennaio – racconta – e tutti gli studenti, l’anno della laurea, partecipano a un concorso presentando la loro collezione. Io non avevo ancora scelto quale, così a luglio ho pensato di partecipare a questo concorso internazionale dove richiedevano un sacco di cose, dallo shooting al video promozionale, ma sono riuscita a mettere tutto insieme. Alla fine sono stata scelta tra i finalisti e a settembre ho partecipato all’evento finale. È stata davvero una bella esperienza, con ragazzi da tutto il mondo e solo cinque erano italiani”.

Davvero particolare la sua fonte di ispirazione, un affresco in cui sono presenti più di 50 figure mitologiche che lei ha ridisegnato a mano modernizzandole e creando un fil rouge – anche se il colore dominante, come si vede dalle immagini, è il bianco – che unisce tutta la collezione. E ogni outfit, spiega, “ha un nome e un posto nel mondo”. “Il concetto che mi faceva piacere proporre attraverso questo tema è che siamo tutti sotto lo stesso cielo, anche nei momenti più brutti come quelli che stiamo vivendo attualmente”.

(Fotografie Camilla Bach)

La passione per la moda è qualcosa che Camilla sente da fin da piccola: “È una passione che ho da tanto tempo, forse è nata quando da piccola stavo con mia nonna e mentre guardavo i cartoni animati lei lavorava all’uncinetto. Ma ricordo che anche da bambina volevo essere sempre io a decidere cosa mettermi. Poi alle superiori l’ho un po’ accantonata e ho frequentato il linguistico, ma all’università ho deciso di fare la scuola di moda, è stato un po’ un salto nel vuoto, ma penso che se tornassi indietro lo rifarei subito. All’inizio i miei genitori erano un po’ titubanti su questa scelta ma hanno visto che ero convinta e si sono fidati”.