Dal Lens del Polo la fusione del ghiaccio

SESTO FIORENTINO – Dal Polo scientifico di Sesto uno studio sulla fusione del ghiaccio al rallentatore pubblicato su PNAS (Proceedings of National Academy of Science). Lo studio è stato curato dai ricercatori del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze che, al Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare (LENS) e “per la prima volta – si legge sul magazine […]

SESTO FIORENTINO – Dal Polo scientifico di Sesto uno studio sulla fusione del ghiaccio al rallentatore pubblicato su PNAS (Proceedings of National Academy of Science). Lo studio è stato curato dai ricercatori del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze che, al Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare (LENS) e “per la prima volta – si legge sul magazine Unifimagazine – hanno ottenuto sperimentalmente una misurazione del processo di fusione del ghiaccio in tempi che vanno dal nanosecondo (un miliardo di secondo), al di sotto del quale si possono effettuare solo simulazioni al computer o misure con laser ultraveloci, fino alla decina di millisecondi (millesimi di secondo) laddove si possono usare tecniche fotografiche. La crescita delle particelle di liquido è stata seguita istante per istante nel regime mesoscopico: da dimensioni di poche decine di nanometri fino ai micron (milionesimi di metro)”. Per la fusione è stato utilizzato il laser, mentre con un altro fascio di laser è stata misurata la diffusione di luce dal campione di ghiaccio, questo ha permesso ai ricercatori di monitorare “la formazione e la crescita – come spiega nel magazine Roberto Bini – delle particelle di liquido fino alla successiva ricristallizzazione quando il sistema cede calore e, per così dire, torna indietro”.