Dall’Argentina a Parigi, a bordo di un vecchia Ford, passando per Porto di Mezzo

LASTRA A SIGNA – Dall’Argentina a Parigi, via mare, passando anche per la Piana. Con un’auto di altri tempi, dalle grandi suggestioni e nel ricordo di un’epoca (o epoche…) che non tornerà più. Ha fatto tappa a Porto di Mezzo il raid Argentina-Parigi-Roma-Parigi. Un appuntamento a cui ha partecipato il “duo” italo-argentino formato da Walter […]

LASTRA A SIGNA – Dall’Argentina a Parigi, via mare, passando anche per la Piana. Con un’auto di altri tempi, dalle grandi suggestioni e nel ricordo di un’epoca (o epoche…) che non tornerà più. Ha fatto tappa a Porto di Mezzo il raid Argentina-Parigi-Roma-Parigi. Un appuntamento a cui ha partecipato il “duo” italo-argentino formato da Walter Di Mantova e Horacio Vissani, che, bordo di una Ford modello A del 1928, è partito dall’Argentina ed è giunto via mare in Francia, a Parigi. Per il viaggio di andata, in direzione Roma, hanno percorso l’itinerario costiero. E larrivo nella capitale, dopo varie tappe, ha visto la Ford raggiungere Trinità dei Monti. Il viaggio di ritorno si è svolto invecce lungo la rotta della Mille Miglia con soste a Siena e a Firenze per proseguire in direzione dell’Emilia Romagna attraverso l’Appennino. Qui a San Cesario Sul Panaro i due piloti hanno visitato lo stabilimento di Horacio Pagani, il famoso italo argentino innamorato dell’Italia e del Rinascimento che ha creato una delle più belle auto del mondo: la Zonda. Non poteva mancare poi la visita allo stabilimento Ferrari e la foto di rito con alcune dipendenti della fabbrica di Maranello. La tappa a Porto di Mezzo è stata programmata per poter salutare i parenti di Di Mantova che ormai da anni abitano in questa zona ma anche per incontrare Rosco Boretti con il quale condividono la passione per i viaggi e al quale hanno proposto di ritrovarsi presto a Parigi a bordo della  famosa Ape Dakar (che coppia con Alessandro Tarducci…) per unire Firenze a Parigi e creare una sorta di gemellaggio proprio nell’anno dei festeggiamenti leonardiani.