Dati Istat, fra gennaio e settembre presenze negli hotel dimezzate. “Profondo rosso” nei primi nove mesi dell’anno

CAMPI BISENZIO – Quella di Istat, ma era immaginabile, è una fotografia sul turismo in Italia – ma anche nel resto d’Europa – a dir poco preoccupante. Nel 2020, infatti, in tutta Europa i flussi turistici hanno subito un profondo choc. I dati provvisori dell’Italia relativi ai primi nove mesi dell’anno sono in linea con […]

CAMPI BISENZIO – Quella di Istat, ma era immaginabile, è una fotografia sul turismo in Italia – ma anche nel resto d’Europa – a dir poco preoccupante. Nel 2020, infatti, in tutta Europa i flussi turistici hanno subito un profondo choc. I dati provvisori dell’Italia relativi ai primi nove mesi dell’anno sono in linea con il trend europeo (-50,9% sul 2019, con quasi 192 milioni di presenze in meno). Il comparto alberghiero è quello in maggiore sofferenza: le presenze registrate nei primi nove mesi del 2020 sono meno della metà (il 46%) di quelle rilevate nel 2019, mentre quelle del settore extra-alberghiero il 54,4%. Ciò è quanto emerge dai dati Istat sul movimento turistico in Italia. 

E quello che emerge è un profondo rosso nei primi tre trimestri del 2020: calano del 68,6% le presenze di turisti stranieri (erano 190 milioni nel 2019). Molto danneggiate le grandi città d’arte che registrano un crollo del 73,2% delle presenze mentre nel 2019 erano state circa un quinto delle presenze totali. Diminuiscono drasticamente i viaggi degli italiani per motivi di lavoro (-59%) e, in misura minore ma comunque ampia, quelli per vacanze (-23%).