De Franco (Lega): “Cassa di espansione, stupito da tanta enfasi nell’annunciare il via ai lavori”

SIGNA – Si dichiara stupito il capo gruppo della Lega in consiglio comunale, Vicenzo De Franco, “nel vedere – dice in una nota – tanta enfasi da parte del sindaco e dei rappresentanti della Regione nell’annunciare l’avvio dei lavori di realizzazione della cassa di espansione nei Renai. Lavori di estrema importanza per la sicurezza idraulica […]

SIGNA – Si dichiara stupito il capo gruppo della Lega in consiglio comunale, Vicenzo De Franco, “nel vedere – dice in una nota – tanta enfasi da parte del sindaco e dei rappresentanti della Regione nell’annunciare l’avvio dei lavori di realizzazione della cassa di espansione nei Renai. Lavori di estrema importanza per la sicurezza idraulica di Signa (ma anche di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino) che avrebbero dovuto essere avviati dal nostro Comune già nel lontano 2004 e poi mai eseguiti, tanto da subire il commissariamento da parte della Regione nel 2011”.

“Ed è stato proprio allora – aggiunge De Franco – che la Regione, presieduta dall’attuale assessore allo sviluppo economico di Signa, Enrico Rossi, ha perso ulteriore tempo utile. I lavori, infatti, sarebbero dovuti (ri)partire nel 2014 ed essere ultimati circa due anni dopo. Peccato che, proprio nel 2014, i Renai sono stati per l’ennesima volta invasi dalle acque dei fiumi causando ingenti danni. Per non parlare dell’alluvione del novembre 2019, i cui effetti sono ancora perfettamente visibili nelle attività del lotto 1, mai più ripristinato e aperto da allora. Senza contare che la suddetta opera era da considerarsi, per ovvi motivi, il requisito essenziale per la successiva realizzazione della viabilità alternativa signese. Pertanto quei ritardi cronici fanno pensare che proprio la Regione e le precedenti amministrazioni comunali non avevano alcun interesse a realizzare la nuova viabilità che sarebbe dovuta passare proprio nei Renai, nella zona più vicina a San Mauro”.

“Sottolineo inoltre che il Parco dei Renai – conclude De Franco – necessita di una seria valorizzazione e fruibilità che non ha mai ricevuto in tutti questi anni. La manutenzione del verde, delle staccionate e la possibilità di sviluppo dell’area per implementarvi alcune attività occasionali, inoltre, non avevano necessità di attendere l’avvio dei lavori della cassa di espansione per  essere conseguite, così come una eventuale apertura dei cancelli durante il week end, soprattutto in un periodo storico come quello che viviamo segnato dalle limitazioni agli spostamenti imposte per via del Covid19. Venti anni di ritardo. C’è ben poco da esultare…”.