De Franco (Lega): “Mensa scolastica, stesso gestore ma tariffe diverse fra Signa e Campi: perchè?”

SIGNA – Un’interrogazione sulle tariffe relative al servizio di mensa scolastica a Signa (che sarà discussa nel consiglio comunale di lunedì 30 settembre) e alcune considerazioni su quella che, per il capo gruppo della Lega Vincenzo De Franco, è “una girandola del costo pasto”. Soprattutto in considerazione del fatto, come aggiunge De Franco, che “per […]

SIGNA – Un’interrogazione sulle tariffe relative al servizio di mensa scolastica a Signa (che sarà discussa nel consiglio comunale di lunedì 30 settembre) e alcune considerazioni su quella che, per il capo gruppo della Lega Vincenzo De Franco, è “una girandola del costo pasto”. Soprattutto in considerazione del fatto, come aggiunge De Franco, che “per i cittadini residenti a Signa ma che frequentano le scuole dell’infanzia e primaria nell’Istituto Comprensivo del Comune di Campi Bisenzio, l’applicazione delle tariffe mense, in forza di una convenzione (la DCC numero 41/2017 del Comune di Campi Bisenzio) fra i due enti, si traduce in un’evidente sperequazione fra i cittadini stessi a vantaggio delle amministrazioni comunali. Se si guardano infatti tariffe e scaglioni di reddito, per quanto riguarda i signesi sono sette mentre a Campi sono tredici”.

“Si assiste, quindi, – aggiunge De Franco – all’assurdo per cui un cittadino di Signa che frequenta una scuola dell’infanzia nel Comune di Campi Bisenzio, paga lo stesso pasto fornito dalla stessa società a un costo diverso rispetto a quello pagato da un bambino di Signa che frequenta una scuola dell’Istituto comprensivo di questo Comune. Ma la disparità di trattamento è più evidente in alcune, particolari situazioni reddituali: secondo l’interpretazione  della delibera numero 2/2019 del Comune di Signa, infatti, il genitore di un bambino residente a Signa e che frequenta una scuola primaria o dell’infanzia dello stesso comune con reddito superiore a 19.000 euro, ha un esborso mensa pari a 4.30 euro, cioè la tariffa massima prevista a Signa; ne paga 5 (cioè la tariffa massima stabilita dal Comune di Campi Bisenzio) se, di contro, il cittadino signese frequenta una scuola del Comune di Campi Bisenzio. Il bambino residente a Campi Bisenzio, la cui famiglia ha un reddito superiore a 19.000 euro e fino a 20.000, paga 3.30 euro, ben al di sotto, a parità di reddito, dei 4,30 previsti per il bambino signese che frequenta una scuola primaria o dell’infanzia del proprio Comune. La tariffa massima stabilita dal Comune di Campi Bisenzio è 5 euro, ma solo se il reddito supera i 40.000 euro, mentre la tariffa massima di Signa è 4.30 euro, per redditi appena oltre i 19.000 euro e per non residenti, compresi i campigiani”.

“Una situazione del genere, – conclude De Franco – puramente indicativa perché la casistica è ben più ampia, crea quindi cittadini di serie A e cittadini di serie B. Da parte nostre, oltre all’interrogazione di lunedì prossimo sull’argomento, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema scuolabus, prezzi mensa e uso della “borraccia, la Lega Salvini Premier, insieme a Fratelli d’Italia, organizzerà nei prossimi giorni un gazebo davanti al Comune per una raccolta firme”.