De Franco (Lega): “Regionali, la sede del comitato Pd sul ponte? Dalla beffa al subliminale”

SIGNA – Dopo la presa di posizione di ieri di Fratelli d’Italia, anche la Lega, per voce di Vincenzo De Franco, candidato alle prossime regionali nel collegio Firenze 4 e capo gruppo in consiglio comunale, torna sulla “questione ponte” e sulla scelta del Pd delle Signe di avere come proprio “quartier generale” proprio la zona […]

SIGNA – Dopo la presa di posizione di ieri di Fratelli d’Italia, anche la Lega, per voce di Vincenzo De Franco, candidato alle prossime regionali nel collegio Firenze 4 e capo gruppo in consiglio comunale, torna sulla “questione ponte” e sulla scelta del Pd delle Signe di avere come proprio “quartier generale” proprio la zona del ponte sull’Arno, al confine fra i Comuni di Signa e Lastra a Signa. “Quello che ne pubblicizza l’inaugurazione – spiega De Franco – non è uno scherzo o un fotomontaggio. Il manifesto pubblicitario che il candidato del Pd alla presidenza della Regione Toscana, Eugenio Giani, sta facendo diffondere per annunciare l’inaugurazione della sede del comitato elettorale per le Signe dice chiaramente che sarà in via del Nuovo Ponte”.

“La cosa, – aggiunge De Franco – oltre a sembrare un chiaro messaggio subliminale, si risolve in una grande beffa verso gli abitanti delle Signe e di tutta la Piana che da oltre 50 anni vengono subissati di promesse circa la realizzazione di un nuovo ponte che, sostituendo il “vecchio”, risolva definitivamente le annose problematiche legate al traffico quotidiano, non più tollerato né dai cittadini, né dagli operatori economici del territorio. Senza tacere l’impatto che traffico e incolonnamenti provocano sulla salute dei cittadini, costretti a respirare un’aria di pessima qualità, come confermato dalle centraline installate in zona da alcuni volontari, e a tenere le finestre di casa sbarrate anche in piena estate”.

“A oggi – conclude De Franco – sono stati predisposti ben tre progetti con i soldi della collettività, senza però mai realizzare nulla. Nel frattempo “il nuovo ponte”, evocato subliminalmente, è sempre più vetusto e bisognoso di interventi previe serie verifiche di stabilità con i volumi di traffico attuali. Insomma, la ricetta del Partito Democratico anche a questa tornata elettorale sembra non essere cambiata di una virgola. Promettere, promettere e ancora promettere, salvo poi occuparsi di tutt’altro una volta passate le elezioni. Stavolta i cittadini della Piana dovranno essere più cauti. Perché con la stessa ricetta si ottiene lo stesso identico risultato della volta precedente”.