“Leggo con grande stupore le parole del presidente della Lega Spi-Cgil, Sandro Carta, dal tenore propagandistico di basso livello, per far osservare come risulti assai male informato sulle vicende politiche signesi”: a dirlo è Vincenzo De Franco, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative per la lista Signa Libera. “Intanto, personalmente, alle prossime elezioni – aggiunge De Franco – mi presenterò con una lista civica, Signa Libera, lista di centro–destra, che, per sua buona informazione, è già presente in consiglio comunale ormai dal 2021. Signa Libera non si nasconde dietro a nessuna finzione o simboli di fantasia; è un movimento rimasto fedele e coerente alle sue proposte e nelle sue istanze, portando avanti una dura opposizione all’amministrazione in carica, senza ma e senza forse. Sostenere, quindi, che le destre (indistintamente considerate), sarebbero “forze antipopolari che mascherano la loro natura reazionaria dietro il paravento di liste civiche”, è a dir poco privo di fondamento e palesa, in tutta evidenza, la grande paura di una certa parte politica che, a più livelli, ha condizionato le sorti politiche e sociali della nostra comunità, che i signesi, in un rigurgito di protesta di massa, travolgano con il proprio voto certi potentati di sinistra”.
“Quanto ai temi da trattare in un incontro, seppur riservato agli iscritti, tutto di una certa area ritenuta “democratica e progressista”, mi domando dove era il presidente della Lega Spi–Cgil – continua De FRanco – quando questa maggioranza ha approvato un vero e proprio salasso in tema di addizionale Irpef. E’ ben noto, infatti, che la compagine “progressista e democratica”, dal 1 gennaio 2024 ha portato l’aliquota dell’addizionale Irpef per tutti i lavoratori signesi dallo 0,7% allo 0,8%. Con una specificazione importante: lo 0,8% è il livello di tassazione massimo consentito dalla legge. In sostanza, hanno tassato fino a dove era possibile farlo. E, come se non bastasse, sempre dal 1 gennaio 2024, la soglia di esenzione di 10.000 euro è stata completamente eliminata: tutti i cittadini signesi pagheranno l’aliquota massima dell’addizionale Irpef dello 0,8%. Dal reddito più alto a quello più basso. Caro presidente della Spi-Cgil, si informi meglio su chi ha inginocchiato le attività e i lavoratori signesi prima di parlare senza cognizione di causa delle vicende politiche e sociali signesi”.