Delegazione dei lavoratori delle Poste incontra il sindaco (foto gallery)

SESTO FIORENTINO – Sono 17 i lavoratori del centro meccanizzato delle Poste di Sesto Fiorentino che rischiano il posto di lavoro, 200 in tutta Italia in seguito all’appalto aggiudicato da Poste Italiane a livello nazionale, al massimo ribasso a Selex-Es con Ph Facility per la manutenzione e la sicurezza dei macchinari. Questa situazione ha portato […]

SESTO FIORENTINO – Sono 17 i lavoratori del centro meccanizzato delle Poste di Sesto Fiorentino che rischiano il posto di lavoro, 200 in tutta Italia in seguito all’appalto aggiudicato da Poste Italiane a livello nazionale, al massimo ribasso a Selex-Es con Ph Facility per la manutenzione e la sicurezza dei macchinari. Questa situazione ha portato alla riduzione del personale specializzato che da anni si occupava del settore. Stamani una delegazione di lavoratori, in sciopero da 15 giorni con presidio davanti alla sede del centro meccanizzazioni postali (Cmp) di via Pasolini ha incontrato il sindaco Gianni Gianassi e l’assessore Roberto Drovandi. L’incontro è avvenuto sotto il palazzo comunale nel corso di un presidio organizzato dalla Fiom-cgil.
I lavoratori hanno rappresentato al sindaco e all’assessore la situazione in cui si trovano in seguito alla gara d’appalto e ai disagi che vengono a crearsi in seguito alla carenza di personale. Inoltre i lavoratori hanno chiesto al sindaco di firmare una lettera a sostegno dei lavoratori preparata dal sindaco di Bari.
“E’ grave che un’azienda in gran parte di proprietà dello Stato assegni un servizio senza prevedere nessuna clausola sociale a difesa dei lavoratori – ha detto il sindaco Gianassi – da parte nostra faremo tutto il possibile per esercitare il massimo della pressione politica e istituzionale su Poste Italiane affinché riveda i termini di una gara nazionale che rischia di mettere in crisi tanti lavoratori riducendo, allo stesso tempo, l’efficienza dei servizi alla popolazione nella consegna della corrispondenza”.
“Poste chiude il bilancio con utili di miliardi – si legge in un volantino distribuito questa mattina dai lavoratori – partecipa alla cordata per salvare Alitalia, ma non trova il modo di salvare il posto di lavoro ai propri tecnici che per anni hanno garantito un servizio di qualità”.
“Avevamo proposto alla proprietà – dice Daniele Collini di Fiom Cgil – gli ammortizzatori sociali, ma sembra che non interessi a nessuno né i lavoratori né il servizio”.
La vertenza è arrivata in Parlamento: senatori e deputati del Pd hanno presentato sulla vicenda alcune interrogazioni.
Foto gallery di Roberto Vicario