Deposito temporaneo liquami, rivoluzione “Safe Storage”: a Prato il primo impianto brevettato anti-inquinamento d’Italia

PRATO – Il nuovo emendamento legge che consente alle aziende di spurgo di costruire un deposito temporaneo di liquami, dove stoccare i fanghi in attesa del conferimento negli impianti di smaltimento, può rappresentare al tempo stesso una grande opportunità o un grosso rischio per il settore. A oggi, infatti, non ci sono le linee guida […]

PRATO – Il nuovo emendamento legge che consente alle aziende di spurgo di costruire un deposito temporaneo di liquami, dove stoccare i fanghi in attesa del conferimento negli impianti di smaltimento, può rappresentare al tempo stesso una grande opportunità o un grosso rischio per il settore. A oggi, infatti, non ci sono le linee guida né sul materiale con cui deve essere composta la cisterna, né sulla sua conformazione. L’unica indicazione è che siano a tenuta stagna. Il problema è però evidente: visto che i liquami producono biogas che potrebbe corrodere impianti fatti in ferro o cemento, il timore è quello di causare l’inquinamento dei terreni o dell’aria durante la fase di travaso dei fanghi. Una preoccupazione che si amplia se si pensa che in Italia ci sono 1850 ditte di spurgo e che la legge consente ad ognuna di queste di stoccare 30.000 litri di liquami.

Una soluzione per evitare disastri ambientali e risolvere sul nascere ogni problema parte da Prato. Si chiama “Safe Storage”, è stato realizzato dalle aziende Altimax e Ampr, e nasce dall’idea di Massimo Durgoni che assieme a Ampr di Nocera Inferiore ha realizzato un sistema a salvaguardia dell’intero territorio nazionale. Si tratta di una cisterna in acciaio inox a tenuta stagna, con bacino di contenimento anti-sversamento, con filtro anti-odori brevettato in grado di abbattere del 95% le emissioni e prevede la predisposizione di attacchi rapidi così da garantire una veloce interconnessione fra le cisterne.

Come detto, la soluzione parte da Prato anche perché è un’azienda del territorio la prima a utilizzare in Italia questo impianto. La ditta è Il Panda Srl, che si occupa di servizi di autospurgo nelle province di Prato, Firenze e Pistoia, oltre a essere concessionario Sebach e a noleggiare bagni chimici. Grazie alle capacità di sicurezza e abbattimento dei cattivi odori, “Safe Storage” può essere messo sia all’interno ma anche all’esterno dei capannoni delle ditte di spurgo, rappresentando un’alternativa sicura alle cisterne interrate, le cui perdite dal guscio metallico potrebbero causare gravi danni all’ambiente. L’innovativa cisterna è inoltre dotata di tre oblò per l’ispezione visiva, un passo d’uomo per la pulizia e la manutenzione, tubazioni per il riempimento e lo svuotamento e valvole manuali ad alta tenuta.

“Attualmente i rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva possono essere depositati per un breve periodo in cisterne interrate o esterne, – spiega Massimo Durgoni – purtroppo queste strutture sono per gran parte contenitori obsoleti. Le operazioni di travaso, quindi, possono causare sversamenti e aria irrespirabile per colpa dei cattivi odori. La sensibilità nel mondo degli spurgo verso l’ambiente però sta aumentando, e per questo si arriva alla progettazione di “Safe Storage”. Una cisterna sicura, che può garantire al settore il pieno rispetto delle normative e dell’ambiente”.

All’inaugurazione dell’impianto presenti anche i sindaci di Prato e Montemurlo, Matteo Biffoni e Simone Calamai oltre ad Andrea Dominjanni, consulente di Massimo Durgoni per i rapporti inerenti alle autorizzazioni. “Il nuovo deposito temporaneo per rifiuti liquidi, il primo a livello nazionale, inaugurato ieri mattina ha un grande valore per la tutela e la difesa dell’ambiente e siamo felici che sia proprio un’azienda di Montemurlo ad averlo installato, – dice il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai -. un’infrastruttura importante che conferma la vocazione green delle imprese del distretto industriale montemurlese, fatto di aziende innovative che creano sviluppo nel rispetto dell’ambiente”.