Devid Cecconi, ora Campi lo aspetta a braccia aperte

CAMPI BISENZIO – Senza paura. Così il tenore campigiano Devid Cecconi ha conquistato la Scala di Milano. Undici minuti di applausi per la prima di “Giovanna d’arco” del giovane Verdi, diretta dal maestro Riccardo Chailly, che per Sant’Ambrogio, come da tradizione ha aperto la stagione del Piermarini. Anna Netrebko, “Giovanna” si è confermata grande interprete […]

CAMPI BISENZIO – Senza paura. Così il tenore campigiano Devid Cecconi ha conquistato la Scala di Milano. Undici minuti di applausi per la prima di “Giovanna d’arco” del giovane Verdi, diretta dal maestro Riccardo Chailly, che per Sant’Ambrogio, come da tradizione ha aperto la stagione del Piermarini. Anna Netrebko, “Giovanna” si è confermata grande interprete verdiana, ottima performance anche per il tenore Francesco Meli (Carlo VII) e applausi a scena aperta anche per il baritono 44enne di Campi (che ha sostituito con merito il fuoriclasse andaluso Carlos Alvarez, costretto a dare forfait da una bronchite). “Cantare alla Scala è a un altro livello” ha detto il baritono Devid Cecconi, dopo gli applausi incassati alla Giovanna d’Arco e i complimenti del premier Matteo Renzi (l’ex sindaco di Firenze ha telefonato al sindaco di Campi Emiliano Fossi per congratularsi). Per il baritono Devid l’emozione è stata veramente grande. “La serata è andata benissimo – ha aggiunto – È andato tutto per il meglio ma quando c’è un cast di persone positive tutto va al meglio”. Cecconi ha ammesso di non aver avuto “paura ma tensione”, forse più che in un’altra normale recita, “ma ci si deve tranquillizzare altrimenti non si può cantare”. E a Campi fervono i preparativi per accoglierlo in grande stile.