Diciannove anni dopo Nassirya: Signa rende omaggio alle vittime della strage con l’intitolazione di un giardino

SIGNA – Nel giorno del diciannovesimo anniversario di una ferita che non si è mai rimarginata. Soprattutto per i familiari delle vittime. Le vittime della strage di Nassirya, avvenuta appunto il 12 novembre 2003 quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale della città, presidiata dai Carabinieri italiani: i due terroristi a bordo del mezzo fecero […]

SIGNA – Nel giorno del diciannovesimo anniversario di una ferita che non si è mai rimarginata. Soprattutto per i familiari delle vittime. Le vittime della strage di Nassirya, avvenuta appunto il 12 novembre 2003 quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale della città, presidiata dai Carabinieri italiani: i due terroristi a bordo del mezzo fecero esplodere una bomba e la deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni, provocando 28 vittime, diciannove delle quali italiane e nove irachene. E oggi, in quella che è stata una mattinata densa di emozioni, il Comune di Signa ha voluto intitolare proprio ai Caduti di Nassirya il giardino che si trova nell’area verde collocata fra via Arte della Paglia e la rotatoria di via Amendola, alla presenza, oltre che del sindaco Giampiero Fossi, delle autorità civili e militari. Una mattinata che, tramite le parole del sindaco, ha permesso di ricordare anche i caduti del nostro Comune, come il maresciallo motorista Tommaso Fondi che perse la vita, il 17 novembre 1961, in una missione di pace in Congo mentre l’11 o il 12 novembre dello stesso anno ebbe luogo l’eccidio di Kindu (o massacro di Kindu) nell’ex Congo belga, in cui furono trucidati tredici aviatori italiani, che facevano parte del contingente dell’operazione delle Nazioni Unite in Congo inviato a ristabilire l’ordine nel paese sconvolto dalla guerra civile. Emozioni nelle emozioni, accomunate anche dalle note del “Silenzio fuori ordinanza” suonato da Fabrizio Rossi della Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa e dagli occhi lucidi di tanti dei presenti.