Differenziata, i dati del 2017: Lastra a Signa il Comune più virtuoso nella Piana

FIRENZE – Ieri pomeriggio il comunicato dell’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni. Subito dopo la replica delle Mamme no inceneritore. Nel mezzo i dati ufficiali certificati sulle raccolte differenziate in tutta la Toscana per l’anno 2017. Con dati preoccupanti per la Piana dove solo Lastra a Signa risulta essere oggi un Comune “virtuoso” dall’alto del suo […]

FIRENZE – Ieri pomeriggio il comunicato dell’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni. Subito dopo la replica delle Mamme no inceneritore. Nel mezzo i dati ufficiali certificati sulle raccolte differenziate in tutta la Toscana per l’anno 2017. Con dati preoccupanti per la Piana dove solo Lastra a Signa risulta essere oggi un Comune “virtuoso” dall’alto del suo 79,89% di differenziata. Più indietro gli altri: Sesto Fiorentino sale al 63,24% rispetto al 60,24% del 2016, Calenzano al 60,40% perdendo solo lo 0,3%, Campi Bisenzio scende dal 49,79% al 46,41% e, infine, Signa, ultimo della graduatoria nella Piana, con il 47,03% rispetto al 53,10% dello stesso periodo.

Comunque soddisfatto, guardando a tutto il territorio regionale, l’assessore Fratoni: “E’ salita di quasi 3 punti rispetto al 2016 la percentuale di raccolta differenziata in Toscana nel 2017; è calata in modo sostanziale la produzione di rifiuti non differenziati e si è sbloccato il periodo di stagnazione delle performance sulla raccolta differenziata dell’Ato Sud”. Nel dettaglio, la percentuale della raccolta differenziata a scala regionale di attesta al 53,9% con un incremento di 2,9 punti rispetto all’anno precedente. Percentuale che tuttavia resta ben al di sotto di quello che è l’obiettivo prefissato.

“A scala di Ambito – si legge in una nota – i risultati migliori in termini di efficienza della raccolta differenziata sono stati quelli di Ato Toscana Centro (Città Metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) e di Ato Toscana Costa (province di Livorno, esclusi i comuni della Val di Cornia, Lucca, Massa e Pisa) entrambi al 58,7%, con Ato Costa che ha visto aumentare la raccolta differenziata rispetto all’anno precedente di 3,8 punti percentuali, mentre Ato Centro di 3,3 punti percentuali”.

“I dati certificati – commenta l’assessore Federica Fratoni – ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta e le risorse messe a disposizione dalla Regione pari a 30 milioni di euro saranno utili a spingere in avanti le performance così da raggiungere nei tempi stabiliti l’obiettivo che siamo posti di 70% di raccolta al 2020. Nei dati mi preme sottolineare il calo dell’indifferenziato e quello della stessa produzione generale pro capite, a dimostrazione che la raccolta differenziata porta come effetto indotto la diminuzione di rifiuti”.

Di tutt’altro avviso le Mamme no inceneritore: “L’assessore Fratoni festeggia il piccolo aumento del dato percentuale a livello regionale che si attesta al 53,9%; nonostante sia un risultato, è ben lontano dall’obiettivo minimo di legge del 65% stabilito a partire dal 2012. Guardando nel dettaglio i dati sulle raccolte differenziate nei vari Comuni toscani, salta agli occhi l’abisso che si è creato tra i due vicini capoluoghi nell’Ato Toscana Centro: Prato e Firenze. Firenze, con la sua politica di gestione rifiuti fatta di raccolta a cassonetti multiformi (tradizionali, interrati, a controllo volumetrico, con o senza chiavette), rimane inchiodata a un misero 50,8%, rispetto al 50,3% del 2016, e con una produzione pro capite di rifiuti urbani anch’essa ferma intorno ai 620 kg. Prato invece, grazie all’estensione della raccolta porta a porta (pap) su tutto il territorio comunale schizza dal 54% del 2016 al 71% del 2017 e la produzione pro capite di rifiuti urbani cala da 704 kg a 585 kg”.

“Ribadiamo l’urgenza di un piano regionale di gestione dei rifiuti coraggioso, che punti tutto sulle buone pratiche di riduzione, raccolta e riciclo rifiuti, con meccanismi di premi e sanzioni, e che, grazie a un rapido raggiungimento di tali obiettivi, abbandoni gli impianti di smaltimento (inceneritori e discariche). Ad agosto abbiamo consegnato una lettera con i 10 punti, per noi condizioni necessarie, affinché il nuovo piano regionale dei rifiuti (di cui non si ha ancora nessuna traccia) possa trasformare la regione Toscana da gestore mediocre dei propri rifiuti a punta di eccellenza: https://www.facebook.com/mammenoinceneritorefirenze/posts/2148200232093737”.