SESTO FIORENTINO – Avrebbe dovuto essere un quartiere all’avanguardia, vicino ad un centro commerciale Coop, al Polo universitario e al centro, ma l’area del PL1 sembra un set abbandonato di un film mai concluso, dove ci sono palazzoni e strade incompiuti, aree verdi incolte. Un colpo al sogno di un quartiere innovativo arrivato dal fallimento di alcune aziende costruttrici. Quando si arriva qui, nel PL1, sembra che tutto si sia fermato ed è diventato un quartiere “fantasma”. Il disagio che vivono i residenti è palpabile e più volte è stato espresso all’amministrazione comunale, a quella precedente e a quella attuale. Un lettore, Massimo che risiede nel PL1 “se quartiere si può chiamare” dice, racconta la difficoltà attuale di riuscire a incontrare il sindaco Sara Biagiotti. “Nel PL1 – racconta Massimo – sono attualmente abitate 2 palazzine dal 2011: la palazzina ex cooperativa Mare con circa 50 famiglie e la casa popolare Casa spa con 23 famiglie. Viviamo in una zona con gravi problemi di sicurezza e igenico-sanitari. A causa del fallimento di buona parte delle cooperative avvenuta negli ultimi anni, non sono state completate le opere di urbanizzazione primaria”.
Nel corso del tempo i residenti hanno cercato di richiamare l’attenzione sul PL1, ma la situazione non è cambiata di molto.
“La precedente giunta comunale PD ha stipulato delle convenzioni-fidejussioni con le varie cooperative un po’ troppo “leggere e superficiali” – racconta Massimo – visto che ad oggi, nonostante il fallimento delle cooperative, non si possono riscuotere le fidejussioni per completare le opere di urbanizzazione. Negli ultimi anni, l’attuale giunta comunale non ha fatto nulla per almeno tentare risolvere il problema”.
Ma forse, dice Massimo, si poteva e si potrebbe fare di più. “Io credo che dovrebbe fare molto di più visto che è coinvolta in prima persona in questo problema – racconta – difatti il Comune è proprietario di due palazzine Casa spa (una nel PL1 con 23 famiglie e una nel PL13 con 18 famiglie) dalle quali riscuote affitto e tasse comunali da appartamenti che non hanno l’abitabilità perché le opere di urbanizzazione non sono state terminate. In teoria questi appartamenti non sarebbero abitabili”. Dal Comune, dice Massimo “gradiremmo delle risposte”, perché, aggiunge “Ci sembra impossibile che non si possano trovare soluzioni alternative”. Quali soluzioni? Massimo fornisce qualche esempio “chiedere un prestito a banche o alla cassa depositi e prestiti (dando in garanzia le fidejussioni) – dice – e completare solo 200m di strada più una piazza in modo da avere l’abitabilità parziale delle due palazzine al PL1. Questo chiediamo, non di completare tutte le opere di urbanizzazione ma solo quelle necessarie ad avere l’abitabilità parziale dei nostri due stabili e rendere la nostra vita un po’ più dignitosa”.
I residenti hanno inviato al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici la documentazione sulla situazione del PL1 il 26 febbraio scorso, ma non c’è stata risposta. Il 18 aprile “abbiamo richiesto nuovamente una risposta al Comune, tramite posta certificata – dice Massimo – Nessuna risposta. Il 21 gennaio scorso il sottoscritto e un altro condomino hanno incontrato l’assessore ai lavori pubblici Di Matteo – dice Massimo – la quale ci promise che entro un mese avrebbe organizzato un incontro col sindaco al PL1. Non si è fatto vedere nessuno”.
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