CAMPI BISENZIO – “Discoverland”, il duo formato da Pier Cortese e Roberto Angelini, con la partecipazione straordinaria di Niccolò Fabi approda a Campi Bisenzio per il concerto di presentazione in prima toscana del nuovo album “ERO”, con diversi sold out già registrati. Appuntamento quindi venerdì 25 ottobre alle 21 al Teatrodante Carlo Monni con la produzione La Fabbrica live e Magellano Concerti che porta sul palco canzoni inedite che si muovono al ritmo di un sound denso di immagini, fusione affascinante tra l’acustico e l’elettronico, dove il puro incontra il contaminato e l’onirico abbraccia il concreto, tra pedal steel, minimalismo e armonie corali, ma anche sitar, tablas, ritmi tribali e chitarre. Il karma, la reincarnazione, le molteplici prospettive dell’esistenza: una celebrazione del presente evocativa e piena di meraviglia, nell’accettazione della continua evoluzione dell’essere umano e della natura, con la consapevolezza che il movimento e il cambiamento sono inevitabili e che, nonostante le nostre fragilità, possiamo trovare sempre rifugio nell’amore.
Discoverland nasce nel 2011 dagli incontri musico-amicali tra Pier Cortese e Roberto Angelini, artigiani del suono e della parola con una lunga esperienza come strumentisti, produttori e cantautori. Attraverso un intreccio di voci, chitarra, steel guitar ed elettronica, Discoverland reinterpreta brani italiani e internazionali che hanno fatto la storia della musica, creando un’esperienza sonora dalle trame e dai colori inaspettati. Il primo capitolo discografico, “Discoverland” (2012), è un viaggio onirico che unisce fantasia, ricerca e paradosso, in un amalgama suggestivo e surreale, evocando connessioni sorprendenti come quella tra Ben Harper e Fabrizio De Andrè. Con il successivo “Drugstore” (2016), il duo trasforma le canzoni adottando un approccio elettro-bucolico che trasporta l’ascoltatore in un “ranch psichedelico”, una terra di scoperta dove l’esplorazione e la sperimentazione sono protagoniste. Dopo numerosi concerti in tutta Italia e una lunga pausa, Pier Cortese e Roberto Angelini sentono l’urgenza di confrontarsi con nuovi territori. Non si tratta più solo di ricerca sonora, come nei primi due episodi del progetto, ma di un’esigenza narrativa: creare brani che riflettano il ciclo della vita, che siano trama e interruttore, specchio reale delle paure e delle domande dell’essere umano.