SESTO FIORENTINO – “Una norma inutile e demagogica che non troverà mai applicazione, visto che nessuna organizzazione si presenterà mai al Comune di Sesto Fiorentino dichiarandosi antidemocratica e fascista, visto che se lo facesse, sarebbe già disciolta per le norme nazionali in vigore che, evidentemente, il nostro sindaco non conosce”. Così Maurizio Rosano, componente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia e dirigente sestese del partito di Giorgia Meloni, interviene dopo l’approvazione dal parte del consiglio comunale del divieto di concedere spazi pubblici a organizzazioni dichiaratamente neofasciste.
“Che la sinistra di Falchi – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – fosse in difficoltà nel mantenere tutte le promesse fatte in campagna elettorale, era già cosa nota, ma che dopo solo un anno di amministrazione fosse già ‘alla frutta’ ci sorprende. Il ricorso all’antifascismo demagogico infatti, per i ‘compagni’, rappresenta l’ultimo tentativo di salvare il salvabile prima della resa. Ci sorprende che a Sesto, dopo solo un anno di governo, Falchi sia già a raschiare il fondo del barile”.
“Ci dispiace – conclude Rosano – che il consiglio comunale, con le tante problematiche della città, perda tempo ad approvare norme assurde che, a prescindere dal contenuto, non servono assolutamente a niente. Così come dispiace che anche l’unica esponente di centrodestra presente in consiglio abbia avallato una simile, ridicola, decisione che mai avremmo pensato di votare se fossimo stati presenti con un nostro consigliere, non fosse altro che per rispetto all’istituzione ‘consiglio comunale’ che da queste sciocchezze viene svilita”.