SESTO FIORENTINO – E’ stata inaugurata domenica 1 marzo a la Soffitta di Colonnata la mostra “di-VINO” dello scultore fiorentino Giorgio Butini. Le opere, una quindicina, sono state realizzate dal 2009. All’inaugurazione, oltre a Butini erano presenti il sindaco Lorenzo Falchi, il senatore Riccardo Nencini, Francesco Mariani, responsabile del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, e il collezionista pistoiese Luca Niccolai che ha messo a disposizione la selezione di opere in mostra.
“Questa mostra su Giorgio Butini è un’occasione unica per apprezzare il meglio della scultura contemporanea che nasce nel territorio fiorentino – ha sottolineato Francesco Mariani – e conferma il grande impegno de La Soffitta Spazio delle Arti nel voler portare a Sesto Fiorentino artisti di altissimo livello. Noi, nel 2020, festeggiamo i 55 anni di attività e in questi ultimi anni abbiamo cercato di tenere alta l’asticella proponendo figure come Max Klinger, Francis Bacon e Antonio Berti, di cui Butini è stato allievo; ma abbiamo anche spaziato in altri campi della cultura raccontando figure come don Lorenzo Milani e Alfredo Martini. Da un po’ mancava una personale di scultura e siamo certi che Giorgio Butini sia il profilo ideale perché le sue opere sono pura emozione”.
“La Soffitta divulga l’arte con l’obiettivo di farla conoscere a un vasto pubblico – ha chiosato il sindaco Lorenzo Falchi – ed è uno dei motivi per cui tutte le amministrazione comunali che si sono succedute a Sesto Fiorentino hanno sempre cercato di sostenere questo tentativo. Ma la proposta di oggi è interessante in modo particolare”. Il sindaco ha poi ricordato il legame tra Giorgio Butini e Antonio Berti. “Stiamo lavorando, insieme alla Fondazione Berti, – ha detto Falchi – per riaprire il suo studio e da anni gli abbiamo intitolato il centro espositivo che è stato costruito proprio a pochi metri dalla sua casa. E l’idea che un suo allievo sia a Sesto ad esporre la sue nuove proposte ci fa davvero molto piacere”.
“Giorgio Butini lo conosco da molti anni – ha poi raccontato il senatore Riccardo Nencini – e ne ho visto la crescita artistica apprezzandolo fin dall’inizio. In questa mostra ho notato una maturazione diversa da quando ci siamo conosciuti, mi pare fosse il 1999 o il 2000”. La mostra sarà aperta sino al 31 marzo, ad ingresso libero, con i seguenti orari: domenica 10,30-12,30 e 16-19, sabato e feriali 16-19, lunedì chiuso.