Domenico Giani è il nuovo presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. La gioia della Toscana

CAMPI BISENZIO – L’ufficialità è arrivata nella tarda serata di ieri, sabato 19 giugno: Domenico Giani è il nuovo presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. Questo l’esito dell’assemblea delle Misericordie che fra venerdì e sabato si è svolta presso Spazio Reale. Giani è stato eletto con l’85 per cento dei consensi contro il 15 […]

CAMPI BISENZIO – L’ufficialità è arrivata nella tarda serata di ieri, sabato 19 giugno: Domenico Giani è il nuovo presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. Questo l’esito dell’assemblea delle Misericordie che fra venerdì e sabato si è svolta presso Spazio Reale. Giani è stato eletto con l’85 per cento dei consensi contro il 15 per cento ottenuto dall’altro candidato, Claudio Giardini, Governatore della Misericordia di Sinalunga. Un appuntamento che ha visto presenti quasi 400 Misericordie (per la precisione 380) provenienti da tutta Italia che il giorno precedente hanno approvato il bilancio e nella giornata di ieri, aperta dal saluto del cardinale di Firenze, arcivescovo Giuseppe Betori, e conclusa con la Santa Messa celebrata dal correttore nazionale delle Misericordie, monsignor Franco Agostinelli, hanno votato il successore di Ugo Bellini che, negli ultimi mesi, ha “traghettato” più che egregiamente il “movimento” insieme a tutto il consiglio.

“Il mio impegno – queste le prime parole pronunciate dal neo presidente – sarà ancora più importante in questo momento post pandemico in cui tutti siamo chiamati a ricostruire il nostro Paese e le Misericordie di Italia, per la loro organizzazione, saranno fondamentali alla rinascita della società, in particolare della persona”.

Domenico Giani è nato ad Arezzo nel 1962, coniugato con due figli, è un Fratello della Misericordia di Arezzo dal 1976. Laureato in Pedagogia all’Università degli Studi di Siena e in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata; ha prestato servizio – dal 1981 – nella Guardia di Finanza e negli Organismi di Informazione e Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel febbraio 1999 è entrato a far parte del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano come vice-comandante per diventare, dal 2006, direttore dei Servizi di sicurezza e protezione civile e Comandante del Corpo della Gendarmeria. Ricoprirà questo incarico fino al 2019. Dal 2020 è presidente di Eni Foundation.

“Un grande augurio di buon lavoro a Domenico Giani, nuovo presidente delle Misericordie d’Italia, nella convinzione che con le sue capacità saprà consentire al nostro movimento di rinnovarsi e tenere il passo dei tempi, restando saldamente radicato nella sua secolare tradizione, di generosità e fede”: a parlare così è invece il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, commentando l’elezione alla guida della Confederazione nazionale delle Misericordie di Domenico Giani.

“La candidatura di Giani, fratello della Misericordia di Arezzo dal 1976, è partita dalla Toscana – aggiunge Corsinovi – ed è ovvio che siamo molto soddisfatti del grande consenso che ha riscontrato nell’assemblea di tutte le Misericordie d’Italia. Quando, a febbraio scorso, ha dato la sua disponibilità a porsi al servizio del movimento candidandosi per la presidenza nazionale, abbiamo subito colto come provvidenziale questa opportunità. Oggi sono ancora più convinto che sia la persona giusta per portare avanti un ambizioso programma di rilancio delle attività caritatevoli e di servizio delle Misericordie.” “Per superare difficoltà grandi come quelle che stiamo affrontando – conclude il presidente della Federazione toscana – c’è bisogno di una grande unità che, da questo momento, è compito di tutte le Misericordie costruire insieme. La Toscana, che ha visto nascere questo movimento, è pronta come sempre a dare il suo contributo”.

Qui di seguito alcuni momenti dell’assemblea e i volontari della Misericordia di Campi con il Provveditore Cristiano Biancalani e il presidente uscente Ugo Bellini