Dominijanni (Enerdem): “L’hub del tessile a Prato? Affidiamoci alla competenza. E il Pd ne sia un esempio”

PRATO – Non usa certo mezze parole Andrea Dominijanni, coordinatore provinciale Energia Democratica Prato, per esprimere il proprio pensiero in merito all’hub del tessile da realizzare nel Comune di Prato e intorno al cui progetto, soprattutto negli ultimi giorni, si è acceso il dibattito. Politico e non. “Il tessile – dice Dominijanni – è e resta […]

PRATO – Non usa certo mezze parole Andrea Dominijanni, coordinatore provinciale Energia Democratica Prato, per esprimere il proprio pensiero in merito all’hub del tessile da realizzare nel Comune di Prato e intorno al cui progetto, soprattutto negli ultimi giorni, si è acceso il dibattito. Politico e non. “Il tessile – dice Dominijanni – è e resta la storia di Prato. E quando si parla di storia e delle decisioni da prendere appunto per la storia, la prima cosa da fare è quella di affrontare la situazione innanzitutto con la competenza. Come fare? Fondamentale un cambio di passo, con progetti innovativi, capaci di conciliare sviluppo del territorio, opportunità lavorative e circolarità. Lo slittamento di 30 giorni della scadenza del bando del Ministero della transizione ecologica può essere utile per approfondimenti tecnici sulla realizzazione e lo sviluppo di un hub del tessile che sia competitivo a livello internazionale. Ma limitarsi a una discussione sulla localizzazione fa perdere di vista l’obiettivo: intercettare i fondi Pnrr per un investimento condiviso da tutte le parti sociali e le categorie economiche del distretto”.

“A oggi – aggiunge – l’area individuata da Alia e Comune è quella maggiormente compatibile con le esigenze richieste per la realizzazione di un progetto simile. E in un contesto del genere, un partito come il Pd deve fare politica e non il comitato. Detto in altre parole, vogliamo affrontare la questione con la necessaria competenza? O preferiamo farci trasportare in avanti da una polemica sterile? Porre dubbi su un patto siglato con sindacati e categorie economiche, delegittimare il ruolo di rappresentanza dei corpi intermedi, dire che la discussione deve essere con ogni singolo cittadino e ogni singola impresa è una posizione da comitato, non da Partito Democratico. Il partito più importante della città non può e non deve avere visioni parziali ma al contrario, soprattutto quando una questione è di natura tecnica, essere la prima forma di competenza e supporto ad azioni di sviluppo per il nostro territorio e la nostra comunità”.