Don Francesco Socci è “tornato” a Campi: il ricordo di don Marco Fagotti, l’omaggio della Misericordia

CAMPI BISENZIO – Grande emozione, sabato scorso all’interno del cimitero della Misericordia di Campi, per il “ritorno” nel Comune che lo ha visto parroco per 32 anni, di don Francesco Socci. Sepolto infatti dopo la sua morte nel cimitero di Trespiano, adesso potranno recarsi a pregare sulla sua tomba i tanti cittadini che lo hanno […]

CAMPI BISENZIO – Grande emozione, sabato scorso all’interno del cimitero della Misericordia di Campi, per il “ritorno” nel Comune che lo ha visto parroco per 32 anni, di don Francesco Socci. Sepolto infatti dopo la sua morte nel cimitero di Trespiano, adesso potranno recarsi a pregare sulla sua tomba i tanti cittadini che lo hanno apprezzato e stimato per il suo operato a Campi Bisenzio. Un ritorno reso possibile grazie all’interessamento dell’attuale pievano di Santo Stefano, don Marco Fagotti, e della Misericordia di Campi, guidata dal Provveditore Cristiano Biancalani, associazione cdi cui don Socci è stato a lungo il Correttore. “C’è una frase – dice don Fagotti – che ripeteva spesso e che mi è rimasta impressa, ovvero che siamo diventati tutti “conservatori” (nel senso di conservare) ma non siamo più artisti, abbiamo chi può restaurare un’opera d’arte ma non chi la fa. Parole che derivavano sicuramente dalla sua grande passione appunto per l’arte ma anche dal suo senso della storia. I due sacerdoti, prima che don Socci si ritirasse a Firenze e successivamente al Convitto ecclesiastico, hanno condiviso gli spazi della Pieve di Santo Stefano solo per un mese: “Ricordo che andò via non tanto volentieri da Campi ma poi si rese conto che era la cosa giusta da fare. E sono felice del fatto che i nostri rapporti non si siano mai interrotti, fino al giorno della sua morte, al Convitto, quando, insieme alle sue vecchie perpetue, c’ero anche io ad assisterlo nella preghiera. Adesso, finalmente, i campigiani potranno recarsi a pregare sulla sua tomba”.

In occasione della breve funzione che si è svolta sabato scorso nella cappella di destra del cimitero della Misericordia, officiata da don Marco Fagotti, è intervenuto anche il Provveditore Cristiano Biancalani, ricordando la figura di don Socci per la sua attività di Correttore dell’associazione, “compito portato avanti dal 1 gennaio 1993 al 30 novembre 2007”. E lo ha ricordato con molto piacere essendo entrato nel Magistrato della Misericordia nel 1999, quindi “condividendo un pezzo importante dei rispettivi cammini”. A seguito dell’approvazione del nuovo statuto da parte dell’Assemblea generale, infatti, don Socci fu confermato Correttore previo nulla-osta dell’allora Cardinale Silvano Piovanelli. “Ha seguito la Misericordia in momenti importanti della nostra storia prestando da sempre attenzione all’aiuto e al sostentamento dei poveri e dei più bisognosi. Assistendo ai profondi cambiamenti del contesto sociale e alle esigenze che cambiavano, ha contribuito attivamente, come membro del Magistrato, a favorire lo svolgimento dei servizi di carità a favore degli anziani, dei disabili e delle persone in difficoltà. La Misericordia è riconoscente a don Socci di questo suo servizio, onorata di accogliere i suoi resti ossei nella cappella centrale del cimitero della Misericordia, insieme ad altri parroci di Campi Bisenzio e Provveditori. Che Iddio gliene renda sempre merito”.