Donna positiva bloccata in India, Giani la chiama al telefono e poi sente la Farnesina

FIRENZE – Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha parlato oggi con Simonetta Filippini, la donna di Campi Bisenzio positiva al Covid ricoverata in un albergo sanitario di New Delhi in India, dove si era recata dal 19 aprile con il marito, Enzo Galli, per l’adozione di una bambina di due anni. Dovevano tornare tutti […]

FIRENZE – Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha parlato oggi con Simonetta Filippini, la donna di Campi Bisenzio positiva al Covid ricoverata in un albergo sanitario di New Delhi in India, dove si era recata dal 19 aprile con il marito, Enzo Galli, per l’adozione di una bambina di due anni. Dovevano tornare tutti a casa in Italia il 28 aprile, nove giorni dopo, ma poi Simonetta è risultata positiva e non è potuta salire sull’aereo. Così sono rimasti tutti in India: lei in osservazione, loro, negativi al momento, in attesa in un albergo. La situazione in India è complicata in questo momento per via dell’alto numero di contagiati: “Ho voluto parlare direttamente con Simonetta per sincerarmi della sua condizioni – spiega il presidente Giani – e mi sono poi sentito con il ministro Di Maio. Anche la Farnesina si sta interessando al caso”. 

I genitori di Simonetta avevano infatti chiesto un intervento del Ministero degli esteri per organizzare il rientro con un volo militare: a New Delhi ci sarebbero altri 22 italiani affetti da Covid e impossibilitati a partire e ulteriori settanta in tutto il paese. E’ stata attivata anche la Croce Rossa internazionale. La telefonata tra il presidente Giani e la donna è stata lunga. La paura è che, se le condizioni peggiorassero, la donna di 45 anni possa finire in ospedale. “Lo sforzo, condiviso, che proviamo a mettere in campo – ribadisce Giani – è quello di agevolare il rientro di Simonetta in Toscana, per essere curata qui”. 

Sulla vicenda è tornato anche il sindaco di Campi, Emiliano Fossi: “Come Comune abbiamo messo a disposizione della coppia una psicologa della nostra Asl per supportarli e stare loro vicini. Simonetta sta ricevendo cure e assistenza da parte di strutture e personale qualificati. Sono in contatto quotidiano con loro e con l’ambasciatore, che sta facendo il possibile per agevolarne il rientro. Enzo, Simonetta e la loro bambina non sono soli: le istituzioni sono tutte al loro fianco e cerchiamo ognuno di fare il massimo. Appena torneranno, ci auguriamo al più presto, ci sarà un’intera comunità ad abbracciarli”.