Donne vittime di violenza domestica, Spinelli (2020asinistra), Monni (Pd) e Sostegni (Pd): “Tampone prioritario”

FIRENZE – “In questo momento di emergenza sanitaria è importante tutelare al massimo  le donne vittime di violenza domestica e i loro figli. Per questo abbiamo presentato una mozione che prevede  la possibilità di eseguire il tampone in regime di urgenza e in assenza di sintomi sia alle donne maltrattate che ai loro figli.  Questo […]

FIRENZE – “In questo momento di emergenza sanitaria è importante tutelare al massimo  le donne vittime di violenza domestica e i loro figli. Per questo abbiamo presentato una mozione che prevede  la possibilità di eseguire il tampone in regime di urgenza e in assenza di sintomi sia alle donne maltrattate che ai loro figli.  Questo permetterebbe, per i casi risultati negativi alla ricerca del virus, di procedere rapidamente all’inserimento in casa rifugio o in altra struttura, evitando qualsiasi rischio di contagio ma anche disagi alla donna e ai minori”: a parlare così sono i consiglieri regionali Serena Spinelli (2020asinistra), Monia Monni (Pd) ed Enrico Sostegni (Pd). “Al momento, infatti, la donna maltrattata che deve abbandonare per sicurezza il domicilio – proseguono – deve sottostare a una quarantena preventiva di 14 giorni nei cosiddetti alberghi sanitari, strutture che possono risultare anche non idonee alla permanenza di un nucleo familiare con minori. La negatività al test eviterebbe del tutto questo isolamento. Ovviamente, in caso di esito positivo al test, le donne e i minori dovranno rispettare l’isolamento fino ad avvenuta negativizzazione. In questo caso, e sempre a carico del servizio sanitario regionale, chiediamo però un’accoglienza  in strutture dedicate, che rispondano a requisiti adeguati alla permanenza di donne vittime di violenza e, in caso di presenza di figli, allo svolgimento della vita familiare e delle esigenze dei minori”.”Nella mozione – concludono –  rinnoviamo infine l’invito alla giunta ad attivarsi presso gli organi competenti per prevedere  anche in Toscana  la soluzione adottata della Procura di Trento e rilanciata anche in Toscana da numerose associazione con la campagna #leirestacasa. Si tratta infatti, in caso di violenza domestica, di disporre  l’allontanamento dal nucleo e dal domicilio familiare del soggetto maltrattante, prevedendone anche la presa in carico e la collocazione, per garantire la tutela prioritaria della donna vittima di violenza e dei suoi figli”.