“Dove riporre la speranza”: con il presepe di Lecore non siamo inariditi dalla vita

SIGNA – Dopo il grande successo dello scorso anno, con oltre 15.000 visitatori provenienti da tutta la Toscana, il presepe di Lecore propone come tema per il Natale 2014 una riflessione e una meditazione su “dove riporre la speranza per la nostra vita”. “Da un confronto fra i due villaggi di Betlemme e Cafarnao – […]

SIGNA – Dopo il grande successo dello scorso anno, con oltre 15.000 visitatori provenienti da tutta la Toscana, il presepe di Lecore propone come tema per il Natale 2014 una riflessione e una meditazione su “dove riporre la speranza per la nostra vita”. “Da un confronto fra i due villaggi di Betlemme e Cafarnao – spiegano gli ideatori del presepe – emerge come “un uomo che pone la sua fiducia nel Signore, rimane sempre fermo e stabile. Chi confida in lui, non teme quando il gelo invernale della solitudine fa ghiacciare il suo cuore, ne’ quando la siccità della società in cui viviamo rende aride tutte le persone incapaci di provare sentimenti positivi e saper sperare in una vita migliore. Gli abitanti di Cafarnao, invece, non avendo riconosciuto la misericordia e consolazione di Dio attraverso i molteplici miracoli fatti dal Signore nelle sue strade e non avendo cambiato stile di vita dopo l’incontro con Gesù, si sono ritrovati aridi nel cuore, induriti come pietre e il loro paese fu distrutto completamente da un terremoto nel settimo secolo come profetizzato da Gesù”. Sauro Mari, l’artista e autore del presepe, nella sua nuova meditazione nata come ogni anno durante un pellegrinaggio a Lourdes, ci ricorda che “l’essenza della vita cristiana è quella di un albero che affonda le sue radici in Gesù. L’albero trae il suo nutrimento e si irrobustisce proprio attraverso le radici e, l’albero che non ha  radici profonde, quando arrivano le tempeste, i problemi della vita, le sofferenze, rischia di essere spazzato via. Per noi oggi le nostre radici sono la tradizione cristiana dei nostri territori, i nostri nonni, le nostre famiglie dove poter ritornare ogni giorno per attingere nuova linfa e ritrovare quella consolazione amorevole tipica di chi ha incontrato ed incontra continuamente Gesù bambino”. Anche quest’anno il grande allestimento scenografico, (9×7 metri di base e alto 8 metri) è caratterizzato da materiali semplici e naturali, impreziositi e allestiti con tanta passione dalle mani creative di Sauro Mari che trasformano semplici scatole di cartone in deliziose casette animate da oltre 70 personaggi meccanizzati.  Il presepe di Lecore sarà inaugurato la notte di Natale dopo la Santa Messa celebrata nella chiesa di San Pietro a Lecore e sarà visitabile dal 25 dicembre tutti i giorni festivi (dalle 15.30 alle 19.30) e prefestivi (dalle 17 alle 19.30) fino al 18 gennaio. Per informazioni e prenotazione di visite guidate per gruppi telefonare ai numeri 3382062947 o 3463684337 oppure consultare il sito Internet www.presepedilecore.it/ o la pagina Facebook dedicata all’evento. Il presepe di Lecore, inoltre, è stato fra i promotori, insieme ad altri presepi artistici della Toscana, della rete “Terre di Presepi” costituendo per il primo anno un percorso di oltre 70 chilometri ricco di opere presepiali artistiche e uniche come il presepe artistico di San Romano, di Cigoli, di San Miniato, Montignoso, La Via dei Presepi di Castelfiorentino, il presepe di Petroio, il presepe ai Bassi di Firenze, il Presepio che cresce di Nicosia ed il Museo dei presepi di Usigliano di Lari. Info: www.terredipresepi.blogspot.it/