PRATO – Nei giorni scorsi la Polizia municipale ha interrotto l’attività abusiva di tassista condotta da due cittadini italiani fra i 50 e i 60 anni, che operavano prevalentemente nella zona della stazione Prato Centrale. Le indagini erano state innescate da varie segnalazioni pervenute sia da operatori del settore sia da cittadini che, giunti a Prato con il treno, lamentavano di essere avvicinati da sedicenti tassisti pronti a offrire il passaggio a pagamento non richiesto. L’attività di tassista, regolamentata dal Codice della strada, richiede un’autorizzazione rilasciata dal Comune per “servizio di piazza” e si caratterizza appunto dal fatto che il servizio è offerto al consumatore su richiesta effettuata direttamente su strada o attraverso i numeri unici delle organizzazioni di settore.
Proprio la particolarità di questa professione, che rende assai difficile dimostrare l’esistenza di un’attività illecita, ha comportato un lungo e assiduo lavoro di monitoraggio con appostamenti e altri atti accertativi da parte degli agenti, finché durante un controllo dedicato, gli agenti dei Nuclei di Polizia commerciale, investigativa e territoriale esterna sono riusciti a cogliere in flagranza i due abusivi nell’esecuzione del servizio di piazza in assenza di autorizzazione, in due interventi distinti.Ai due uomini è stata contesta la violazione dell’articolo 86 del Codice della Strada che prevede una sanzione amministrativa da 1.812 a 7.249 euro con sequestro del veicolo e sospensione della patente da 4 a 12 mesi. A questa, per uno dei due, si è aggiunta anche la sanzione di 187 euro per circolazione con veicolo sprovvisto di revisione periodica.