E’ morto l’architetto Natalini, fra i suoi progetti quello del Centro commerciale I Gigli

FIRENZE – Ha destato molta emozione, in città ma anche nella Piana, la notizia della morte dell’architetto Adolfo Natalini. Nato a Pistoia nel 1941, era stato tra i fondatori di Superstudio insieme, fra gli altri, a Cristiano Toraldo di Francia, scomparso a luglio e iniziatore della cosiddetta “architettura radicale”, tra le avanguardie più significative degli […]

FIRENZE – Ha destato molta emozione, in città ma anche nella Piana, la notizia della morte dell’architetto Adolfo Natalini. Nato a Pistoia nel 1941, era stato tra i fondatori di Superstudio insieme, fra gli altri, a Cristiano Toraldo di Francia, scomparso a luglio e iniziatore della cosiddetta “architettura radicale”, tra le avanguardie più significative degli anni ’60 e ’70. Dal 1979 aveva iniziato una sua attività autonoma, lavorando a progetti per i centri storici in Italia e in Europa e nel 1991 aveva dato vita alla “Natalini architetti”, realizzando fra l’altro il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. Già professore ordinario alla facoltà di architettura di Firenze, era anche membro onorario del Bda (Bund Deutscher Architekten) e del Faia (Honorary Fellow American Institute of Architects), accademico dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze, dell’Accademia di belle arti di Carrara e dell’Accademia di San Luca. Fra le sue opere, i progetti per il Polo universitario di Novoli, per il R”merberg a Francoforte e per il Muro del Pianto a Gerusalemme, la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile di Zola Predosa, la casa in Saalgasse a Francoforte, il Teatro della Compagnia a Firenze e, appunto, il Centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio. “Con Adolfo Natalini – ha scritto su Facebook il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi – se ne va un grande interprete dell’architettura contemporanea. Capace di immaginare e realizzare suggestioni e idee. Tante le opere da lui progettate tra le quali anche il Centro commerciale i Gigli di Campi Bisenzio. A lui va il ricordo riconoscente della nostra amministrazione e della nostra comunità”. A ricordarlo anche l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi:”Con Adolfo Natalini in questi anni ho sviluppato una amicizia fatta di scambi, di sguardi critici sulla cultura del nostro Paese, di sue riflessioni sempre attente e mai scontate. Natalini è stato un anticipatore, un architetto visionario, uno straordinario protagonista della cultura del nostro tempo. A Firenze, all’Italia, al mondo intero mancherà tantissimo. Mi stringo alla famiglia e abbraccio con grande affetto Arabella”.

P.F.N.

(Fotografia ripresa dal sito www.area-arch.it)