È una sestese la progettista del MuPris, il Museo delle catacombe di Priscilla a Roma

ROMA – Nel 2008 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra decise di intraprendere il restauro di circa 700 frammenti marmorei databili tra il III d il IV secolo, conservati nella basilica romana di S. Silvestro adiacente le catacombe di Priscilla. La revisione del patrimonio scultoreo ha rivelato un’ampia possibilità di approfondimento, restituendo anche interi sarcofagi. […]

ROMA – Nel 2008 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra decise di intraprendere il restauro di circa 700 frammenti marmorei databili tra il III d il IV secolo, conservati nella basilica romana di S. Silvestro adiacente le catacombe di Priscilla.
La revisione del patrimonio scultoreo ha rivelato un’ampia possibilità di approfondimento, restituendo anche interi sarcofagi. Neò 2010 fu avviato il progetto di allestimento del MuPris, il Museo dei sarcofagi alle catacombe di Priscilla, conclusosi pochi giorni fa.
Il progetto e la direzione dei lavori sono opera di Laura Pecchioli, architetto sestese ma che, da anni, vive a Berlino con la famiglia. Il progetto ha permesso l’allestimento dei frammenti con la realizzazione di una pavimentazione sovrastante il contesto, rappresentato da sepolture, permettendo il passaggio alle catacombe che si trovano sotto la basilica.
“Il progetto è stato concepito come uno spazio aperto – spiega l’architetto sestese – dove continua a permanere uno stato di cantiere archeologico e nello stesso tempo di spazio mussal”. Il visitatore può reperire le informazioni generiche seguendo le indicazioni dei pannelli, oppure, se fornito di un smartphone, ha la possibilità di poter accedere alla schedatura di ogni frammento usando i vari QR-code distribuiti nella visita per ogni sezione”.
fawzi mohamedPer questo occorreva un server dedicato ed una rete intranet che è stata appositamente creata e allestita da Fawzi Mohamed (nella foto) che si sta occupando anche della pare virtuale del progetto, dell’interfaccia per gli smartphone e del sito del museo (http://mupris.net). Il server, fornito da Samir Gomaa della Mactronics di Milano, resiste a polveri ed umidità adattissimo alle condizioni delle catacombe.
Nel pool c’è anche l’architetto Mirco Pucci che, con Laura Pecchioli, sta realizzando il modello 3D del MuPris che sarò poi reso disponibile attraverso un’altra creatura dell’architetto sestese: lo ISEEsoftware che permette di navigare ed accedere alle informazioni del museo pur restando comodamente a casa.
Il lavoro virtuale e di schedatura sarà completato il 20 dicembre ed il sito sarà completamente aggiornato con tutta la documentazione del museo.

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