Eccidio dei 13 martiri. Il ricordo di quella giornata a San Piero a Ponti e il dramma dei lavoratori della Gkn di oggi

CAMPI BISENZIO – Questa mattina come ogni anno i Comuni di Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa si sono riuniti a San Piero a Ponti per commemorare l’anniversario dell’eccidio dei Tredici martiri. Ricorrenza aperta con la deposizione della corona d’alloro presso la targa che ricorda le tredici persone uccise il 13 agosto del 1944 […]

CAMPI BISENZIO – Questa mattina come ogni anno i Comuni di Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa si sono riuniti a San Piero a Ponti per commemorare l’anniversario dell’eccidio dei Tredici martiri. Ricorrenza aperta con la deposizione della corona d’alloro presso la targa che ricorda le tredici persone uccise il 13 agosto del 1944 dai soldati tedeschi. 
“Davanti a un appuntamento così importante – ha detto l’assessora del Comune di Campi Bisenzio Giorgia Salvatori dopo aver ringraziato i consiglieri comunali presenti e l’Anpi – viene da domandarsi cosa sia il martirio oggi. Ricordando l’abominio successo a San Piero a Ponti allora, mi viene da pensare a quello che succede oggi sul lavoro, come nel caso della Gkn, all’ambiente, con l’Italia che brucia, alle famiglie in cui sono aumentate le fragilità. Aver presente quello che è stato ci richiama a una grande responsabilità verso il cambiamento che tutti noi abbiamo. Che questo momento possa essere memoria viva”. 

Un’esortazione ad aver sempre presente ciò che è accaduto in passato per non ripetere gli stessi errori in futuro rilanciata anche dall’assessora Chiara Giorgetti di Signa “Stando qui mi viene da pensare ai nostri comuni, accomunati da un ponte, e come un ponte dobbiamo fare in modo che il dramma del passato non si ripeta oggi”. A rimarcare il valore della memoria è stato anche il consigliere comunale di Lastra a Signa Marco Capaccioli “Queste occasioni sono importanti per ricordare da dove veniamo, far conoscere alle nuove generazioni i drammi dei totalitarismi e combattere quelle idee che ci riportano al passato. Il nostro mondo si sta rovinando per colpa nostra e dobbiamo metterci tutti in moto, sta a noi dare l’esempio, tutti noi, nel nostro piccolo, dobbiamo dare un segnale”. 
Sentimenti condivisi anche dagli esponenti dell’Anpi “Dobbiamo ricordare il sacrificio di queste persone innocenti perché da questo dolore è nata la nostra libertà e la nostra Costituzione – hanno sottolineato infatti dall’Anpi di Signa – Dobbiamo lavorare con i ragazzi, prendere il testimone per far sì che queste morti non siano state inutili. La nostra Costituzione è nata sulle macerie grazie a persone che hanno messo da parte le loro differenze. In questa occasione vogliamo ricordare due persone in particolare. Renzo e Rolando Campani, figli di uno dei tredici martiri, che parlando con i ragazzi hanno sempre voluto trasmettere un messaggio di pace e non di odio”.

“Partirono in pochi e portarono la libertà a tanti  – ha aggiunto Fulvio Conti dell’Anpi di Campi Bisenzio prima di ricordare uno per uno i nomi dei tredici uomini uccisi nella rappresaglia nazifascista di San Piero a Ponti – Dino Calzolari, Ovidio Campani, Narciso Checchi, Giuseppe Fiaschi, Mario Manetti, Giuseppe Maoggi, Arturo Masi, Ademaro Paoletti, Amedeo Papini, Gaetano Parri, Cornelio Pugi, Pietro Signorini Amerigo Testi. Il nostro impegno di ieri e di oggi, e speriamo delle future generazioni, è di lottare per difendere questi valori” ha concluso, prima di terminare la commemorazione intonando Bella Ciao.

Valentina Tisi