Edda, la donna più celebre e potente del fascismo nella nuova produzione del Teatro popolare d’arte

LASTRA A SIGNA – “Edda – Ascesa e caduta di una figlia ribelle” è la nuova produzione del Teatro popolare d’arte, compagnia diretta dal regista Gianfranco Pedullà (lo spettacolo andrà in scena giovedì 16 e venerdì 17 marzo alle 21 con repliche il 14 e 15 aprile), che gestisce il Teatro delle Arti rendendolo un […]

LASTRA A SIGNA – “Edda – Ascesa e caduta di una figlia ribelle” è la nuova produzione del Teatro popolare d’arte, compagnia diretta dal regista Gianfranco Pedullà (lo spettacolo andrà in scena giovedì 16 e venerdì 17 marzo alle 21 con repliche il 14 e 15 aprile), che gestisce il Teatro delle Arti rendendolo un luogo di produzione, fucina creativa di spettacoli e nuovi talenti. Il testo, nato dalla residenza artistica dell’attrice e autrice pisana Chiara Migliorini, è dedicato al personaggio di Edda Ciano Mussolini e ha la forza e il simbolismo di quella che fu la costruzione politica e mentale del Fascismo, che – ancora oggi – si riaffaccia con le sue ideologie, strutture, sigilli di fierezza e ostentazioni di conquiste.

“Nell’ispirazione del regista Gianfranco Pedullà – si legge in una nota – c’è la tradizione di Kantor La Classe Morta nonché di Peter Brook, ma con una tensione al contemporaneo: oggetti scenici e macchine teatrali rievocano gli spiriti del passato, i personaggi della Storia appaiono come in una epifania per raccontare la follia di un’epoca. Luci e ombre, bianchi e neri sono la scenografia perfetta di Giovanna Mastantuoni insieme ai suoni e le musiche originali di Francesco Giorgi, il tutto ritagliato sulle contraddizioni di una donna determinata e fiera, ma in eterna contraddizione nel suo incontro/scontro con il padre, il marito Galeazzo Ciano e la società che lei stessa rappresenta. Una donna che crede nel potere, si nutre degli ideali di sfida, forza, superiorità, ma che è anche il simbolo di un sistema che crolla su sé stesso”.

Edda Mussolini, primogenita del Duce, mondana icona di stile, fu la donna più celebre dell’epoca, confidente del padre durante i 20 anni di governo fascista; inviata sia in Germania che in Gran Bretagna, ha appoggiato l’alleanza italiana con Hitler. Nel1930 Edda ventenne sposò Galeazzo Ciano, giovane diplomatico. Nacque così la coppia dorata e affascinante che ha attraversato la grande storia sotto i riflettori. La parabola discendente per loro e per il Fascismo iniziò nel 1943, quando Ciano votò contro Mussolini nel Gran Consiglio del Fascismo per farlo cadere, e il suocero non lo perdonò, condannandolo a morte. “Dal simbolismo del testo e dalla messa in scena fortemente evocativa, emerge pressante il presente con una domanda: oggi cosa cerca chi aspira al potere? E quanto sono ancora presenti quei neri fantasmi?” Biglietti da 8 a 15 euro, info e prenotazioni biglietteria@tparte.it – 055 8720058.