Effetto radio: l’esperienza di Antenna Libera Toscana e il web

SESTO FIORENTINO – E’ il mezzo di comunicazione più affascinante, la radio. Amata da molti dopo l’esplosione delle radio libere negli anni 70 ha avuto oggi nuova vita rinnovata con il web. “Dove c’è radio c’è democrazia: effetto radio. dall’etere al web” è stato il titolo del convegno organizzato da SestoTv e Piananotizie dedicato al […]

SESTO FIORENTINO – E’ il mezzo di comunicazione più affascinante, la radio. Amata da molti dopo l’esplosione delle radio libere negli anni 70 ha avuto oggi nuova vita rinnovata con il web. “Dove c’è radio c’è democrazia: effetto radio. dall’etere al web” è stato il titolo del convegno organizzato da SestoTv e Piananotizie dedicato al ricordo di Antenna Libera Toscana e di uno dei suoi creatori, Daniele Calieri giornalista di Piananotizie scomparso prematuramente nell’agosto 2015. Il convegno, che si è tenuto alla Biblioteca Ragionieri, ha avuto come avvio la nascita nel 1976 di Antenna Libera Toscana, Radio Alt, la radio all’interno della Casa del popolo di Colonnata da una idea di un gruppo di persone tra cui Fabio Chiari oggi liutaio che si ritrovarono una sera di 31 anni fa alla Lucciola e decisero di mettere in piedi una radio libera, “libera veramente” come diceva la canzone di Eugenio Finardi che apriva i programmi di Radio Alt.

Al convegno hanno partecipato: Sandro Vannini del Corecom, Enrico Menduni docente all’Università Tre di Roma, Daniele Bianchini di Novaradio, Domenico Guarino di Controradio e Marco Baldinotti di Radio Geronimo. Susanna Cressati direttore di Sesto Tv ha moderato il dibattito, Elena Andreini ha ricordato brevemente il rapporto tra Daniele Calieri e la radio e il sindaco Lorenzo Falchi ha portato il proprio saluto.

“Il tema della radio è inteessante ed è bello che venga affrontato a Sesto Fiorentino per ricordare Daniele Calieri che ricordiamo con grande affetto – ha detto il sindaco Falchi – ho sempre avuto una passione per la radio e mi hanno sempre interessato i movimenti di quegli anni dopo la sentenza della corte istituzionale che ha dato il via al movimento all’apertura del mondo della comunicazione arricchendo la democrazia”.

Mentre Piananotizie dalla sua nascita stava già pensando a coniugare le notizie online con quelle di una radio web, nel 2014 tre giovani si avvicinarono a Daniele Calieri perchè volevano “fare radio”. Da lì nacque una sperimentazione proprio nella redazione di Piananotizie, lì nacque la trasmissione Scusate l’interruzione che poi per motivi tecnici si è trasferita a Radio Geronimo di Campi Bisenzio. “Radio Geronimo nata negli anni Ottanta poi approdata sul web nel 2012 – ha ricordato Marco Baldinotti di Scusate l’interruzione la trasmissione di Radio Geronimo – con approfondimenti letterari, musicali, di attualità sulla Piana.
Noi siamo associazione e facciamo questo per passione. La nostra esperienza della trasmissione Scusate l’interruzione, è nata per scherzo e vorrei dire che abbiamo provato a raccogliere l’eredita goliardia dell’esperienza di Antenna Libera Toscana. Proveniamo da esperienze politiche diverse e abbiamo proposto a Elena e Daniele l’idea.Piacque. Da tre anni giochiamo a fare la radio perché la radio permette un’anarchia di fondo”.

Esperienza diversa quella di Novaradio, radio di comunità.

“Novaradio è la radio dell’Arci fiorentina – ha detto Bianchini – pensare che ci dia oggi uno spazio per parlare liberamente di temi che ci piacciono è una cosa interessante. La radio come servizio in Toscana: abbiamo lavorato sulle emergenze, siamo il primo tramite per dare l’informazione insieme al web. E per noi è importante dare spazio alla comunita in questo caso al mondo dei circoli Arci e alle associazioni che fanno parte di questo circuito”.

Democrazia e radio sono stati i punti affrontati da Guarino di Controradio. “Bisogna guocare questo rapporto sul tema della professionalità – ha detto Guarino – il linguaggio televisivo sta copiando la radio un esempio è la Gialappas band di Radio Popolare. E’ importante il linguaggio: una volta detta la parola non si può correggere e la radio è uno strumento più che mai straordinario. Controradio è stata la prima in Toscana ad avere sito web nel 1999. In Regione la legge sull’informazione dice che la toscana difende libertà di informazione quindi la sostiene e questo vuol dire supportarla economicamente anche nel senso illuministico cioè: ti sostengo anche se tu mi critichi. Dobbiamo quindi supportare la professionalità di chi lavora nelle emittenti”.

Sandro Vannini ha presentato la situazione della radiofonia in Italia. “Insieme all’associazione stampa Toscana – ha detto – abbiamo fatto censimento radio toscana sono solo 29 giornalisti con contratto e il censimento ha fatto regolarizzare 3/4 casi”.

“La radio non e un medium mainstream se si mette a confronto con gli altri media perde – ha detto Menduni – non è un caso che sia unico medium che mantiene mezzi analogici. Sono per la digitalizzazione graduale anche nel suo aspetto di radio di nicchia. La radio è un mezzo di sintonia tra sfera privata e sfea pubblica, ha una forte interattività e chi chiama è alla pari con gli altri. Bisogna ricordare anche che la radio è anche musica”.

Daniele Papi di Sesto Tv ha annunciato la volontà di riportare in attività con le nuove tecnologie l’esperienza di Antenna Libera Toscana.

Nel pomeriggio alla Casa del Popolo di Colonnata alcuni “giovani” di Radio Alt hanno ricordato gli anni delle radio libere.